Cento anni lei, 98 lui «Così il vero amore allunga la vita»

Irma Fornaro il 9 aprile festeggia al “Luna” il secolo Lei casalinga e modista. Lui, Pierino Buono, ex funzionario



BOLZANO. Insieme da una vita inanellano una serie di record. Lei, Irma Fornaro, l’8 aprile compie 100 anni (è del 1916) e la famiglia la festeggerà sabato 9 all’Hotel Luna. I figli: «Dobbiamo ricordare il microfono perchè la mamma per l’occasione canterà». Sì, quella del canto per la signora Irma è una passione mai sopita, unico rimpianto non averla potuta coltivare come avrebbe voluto e non essere riuscita - visto gli anni difficili - a diventare pianista. Lui, Pierino Buono, 98 anni (San Donato di Ninea - Cosenza - 9 gennaio 1918), ex funzionario della Dogana, ha un animo gentile: ama comporre e recitare poesie. Lei abruzzese, originaria di Castel Frentano, oltre a seguire la famiglia con tre figli (Serena, Silvia e Sergio) da giovane è anche stata modista e la stilista. Dopo un corso di taglio e cucito seguito con successo ha confezionato (da giovane per i clienti, da sposata solo per la sua famiglia) cappelli, borsette ma anche vestiti soprabiti e cappotti. Marito e moglie si sono incontrati e innamorati a Bari e quindi sposati negli anni Quaranta. Si sono trasferiti a Bolzano negli anni Cinquanta dove vivono tutt’oggi, in via Carducci. Una vita, la loro, che negli anni si è dipanata serena. Il segreto di tanta leggerezza sta non solo nella fortuna e nel dna anche nell’indubbio buon carattere di entrambi. La figlia Silvia spiega che il segreto dei 100 anni della mamma e dell’inossidabilità della coppia sta sostanzialmente in quattro punti. E vediamoli. Salute di ferro «Nessuno te la regala ma la costruisci». Al primo punto sta quindi l’alimentazione: mediterranea. «Non hanno mai esagerato nel cibo ed hanno sempre seguito una dieta sana. Olio extravergine... e poi niente (o pochi) fritti, salsicce, carne ecc. Mia madre è sempre stata un’ottima cuoca». Porzioni però mai esagerate. Poi il carattere di entrambi. «Che è indiscutibilmente un buon carattere». Certo i problemi ci sono stati, come accade in ogni famiglia, ma sono stati superati. «Mia madre è una donna allegra, di buon cuore e buon carattere. In casa cantava spesso e lo fa ancora oggi». Il marito mette ancor’oggi tutto in versi. Se tante coppie passano la vita a complicarsela, loro si sono sorretti anche con un sorriso e delle buone parole. E poi? «Le medicine. Le hanno sempre evitate». Be... sono stati fortunati, non avranno mai avuto bisogno. «Non è vero sono servite anche a loro ma hanno sempre preferito ai farmaci tradizionali quelli omeopatici, le erbe e poi in generale la medicina alternativa». Altro punto fondamentale è il calcio alla solitudine che hanno sempre dato. «Non sanno cosa voglia dire stare soli... che nella vita è fondamentale».

A tutt’oggi hanno giornate piene, seguiti o aiutati anche da persone esterne alla famiglia. Giornate che volano tra passeggiate, partite a carte (scopa, briscola ecc.) e letture.

Una vita per molti aspetti invidiabile. «Sì è vero - conclude la figlia - ma non è stata regalata i miei genitori se la sono costruita addosso». ©RIPRODUZIONE RISERVATA













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