Centrali, tutto da rifare cancellate le domande

Palazzo Widmann archivia i progetti già depositati per le grandi concessioni Ma sulle gare si apre lo scontro con i Comuni: regole cambiate a giochi iniziati



BOLZANO. Concessioni idroelettriche, tutto da rifare. La giunta provinciale ha deciso ieri di fare decadere le domande di concessioni sulle grandi derivazioni. Si andrà a gara, con nuovi criteri, e chi aveva presentato domanda dovrà ricominciare l’iter. «Ci adeguiamo ai rilevi dell’Ue e all’impugnazione del governo della norma provinciale», ha spiegato Durnwalder, secondo cui questa decisione dovrebbe fare decadere una serie di ricorsi pendenti su quelle concessioni. Ma la questione è più complicata e vede un braccio di ferro aperto tra Provincia e Comuni proprio sul tema delle concessioni e delle domande già presentate. La delibera di ieri arriva a sorpresa, perché sul medesimo tema la giunta provinciale ha depositato da poco un disegno di legge che verrà discusso in commissione e che prevede, come norma transitoria, che «tutte le domande di rilascio di una concessione di derivazione d’acqua a scopo idroelettrico per impianti con una potenza nominale media superiore a 440 kw, pendenti alla data di entrata in vigore della presente legge, sono archiviate». Già il testo della legge teneva conto della sentenza della Consulta e anticipava le nuove gare. Il fatto di archiviare tutte le domande, anche sulle piccole- medie concessioni (oltre i 440 kw) ha provocato l’intervento del Consiglio dei Comuni, che ha dato parere negativo sulla norma transitoria (ma positivo con osservazioni e proposte sul complesso del disegno di legge). Spiega il presidente Arno Kompatscher: «Ci sono decine e decine di progetti per piccole-medie derivazioni su cui i Comuni hanno presentato progetti impegnativi, la cui elaborazione ha richiesto tempo e denaro. Il nostro parere è che i progetti presentati regolarmente debbano essere trattati secondo le procedure di affidamento finora vigenti». Duri i toni usati nel parere del Consiglio dei Comuni: «Le regole del gioco non possono essere modificate in un secondo momento». Pena, avvertono i sindaci, «richieste di risarcimento.

Ieri però è arrivata la delibera secondo cui «la giunta provinciale ha deciso di dichiarare decadute gran parte delle domande di concessioni idroelettriche giacenti in Alto Adige e ancora inevase (circa 350 complessivamente). I pronunciamenti dell’Ue e del governo hanno sancito la necessità di indizione di gare pubbliche e non, come prevede la normativa provinciale, demandare la decisione alla giunta provinciale». Verranno bandite, è l’annuncio, nuove gare per le concessioni idroelettriche riferite ad impianti con potenza nominale media di 3000 kw e oltre (le grandi centrali). Archiviate 4 domande per progetti sul Passirio (2), nell’Adige e nel rio Gadera. I Comuni sperano che il proprio parere negativo abbia salvato i progetti per gliimpianti più piccoli. (fr.g.)

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