Che cosa piace ai turisti? Ce lo dice un braccialetto

A Brunico un simposio sulle tecnologie che misurano emozioni e gradimenti Provate su visitatori in città, saranno sperimentate sulle piste di Plan de Corones


di Claudia Maggini


BRUNICO. Il turismo è emozione, e Brunico quell’emozione vuol catturarla e “misurarla”, rilanciarla per capire meglio cosa cercano e apprezzano i turisti. In occasione del nono Simposio sul Comportamento del Turista alla facoltà di Economia di Brunico, si sono riuniti più di 100 studiosi di tutto il pianeta. Il simposio è un consolidato appuntamento annuale del Centro di competenza sul turismo, quattro giorni orchestrati dai docenti Serena Volo e Oswin Maurer.

I temi di questa edizione - esperienze, emozioni e memorie - sono stati discussi da esperti internazionali che hanno presentato e proposto nuove metodologie per lo studio del comportamento del turista. L’australiano Noel Scott, in particolare, ha presentato i risultati di una ricerca condotta con l’ausilio di eye trackers, speciali occhiali dotati di telecamera in grado di registrare il movimento degli occhi, la dilatazione delle pupille, oltre alle immagini e ai suoni circostanti. “È è un metodo innovativo per capire e interpretare gli interessi dei turisti”, spiega Serena Volo, che ha già sperimentato questa tecnologia nell’estate scorsa tra le strade di Brunico. I risultati sono in fase di elaborazione e permetteranno di individuare i punti di maggiore attenzione visiva, insomma più guardati, durante l’esperienza turistica in città.

Volo, in collaborazione con Dan Fesenmaier (Usa), ha anche sperimentato strumenti per la misurazione delle emozioni attraverso l’uso di un braccialetto posizionato al polso del turista, in grado di rilevare le sue risposte emotive. I primi risultati hanno mostrato come è possibile identificare i luoghi che suscitano le reazioni più “forti” nel viaggiatore.

Grazie ai risultati dell’attività oculare registrata dall’eye tracker, combinati alla risposta data dal braccialetto e all’utilizzo di gps e apposite App, si può individuare cosa attrae di più l’attenzione del turista. Questi studi, e i dati che verranno raccolti, potrebbero essere un’opportunità per Brunico di arricchire qualità dell’offerta ed esperienza turistica, anche in vista della stagione invernale, poiché i ricercatori sono intenzionati ad utilizzare la stessa metodologia sulle piste di Plan de Corones.

Nel simposio sono stati affrontati anche temi quali il turismo della memoria e il turismo invernale, con particolare riferimento alle sfide per la competitività delle destinazioni sciistiche in un futuro caratterizzato dal mutamento climatico. Ora gli organizzatori metteranno a disposizione dell’industria turistica questi nuovi metodi al fine di migliorarne servizi e la competitività nel territorio pusterese.

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