PIAZZA VERDI

Chiuso lo storico distributore Il futuro sarà delle biciclette?

BOLZANO. Annunciata più volte, si è avverata nei giorni scorsi la chiusura, definitiva, ossia per sempre, dello storico distributore di carburanti di piazza Verdi, il cui edificio, tutelato, non può...



BOLZANO. Annunciata più volte, si è avverata nei giorni scorsi la chiusura, definitiva, ossia per sempre, dello storico distributore di carburanti di piazza Verdi, il cui edificio, tutelato, non può essere abbattuto e dovrà essere ridestinato ad altro uso.

Il cartello “chiuso”, scritto a mano, campeggia già da qualche giorno su una delle pompe di benzina, ora transennate. L’erogazione di carburanti è terminata alla fine dell’anno appena conclusosi. Una ditta lombarda ha ricevuto l’incarico di smantellare la stazione di servizio e, ovviamente, di bonificare contestualmente l’area, il sottosuolo e quant’altro. Lo prescrive la normativa nazionale ogni qual volta un distributore venga chiuso.

All’interno della struttura, che, come detto, per il suo valore architettonico è stata posta sotto tutela, rimane soltanto un meccanico di biciclette. Forse un caso, forse no, dato che nelle intenzioni del municipio, ormai da molti anni, ci sarebbe la realizzazione di una cosiddetta bike station, ossia una struttura interamente dedicata alla mobilità sostenibile, in particolare alle biciclette. Fra il resto, la zona si presterebbe molto bene, al confine com’è con la stazione ferroviaria, a pochi passi da piazza Walther.

La chiusura del distributore, annunciata in più occasioni, si pensava si sarebbe concretizzata a metà 2015, dato che il Comune, proprietario dell’immobile, aveva concesso al gestore del benzinaio Ip una proroga fino al 30 giugno.

Per quanto riguarda il futuro, molte sono però le incognite. A parte quella che attualmente pare più teoria che pratica, ossia la rivisitazione dell’areale ferroviario, ci sarà probabilmente da fare i conti con il piano di riqualificazione urbana dell’areale di via Perathoner e via Alto Adige, ossia il progetto Benko, di cui si discuterà proprio oggi all’Eurac.

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