«Ciao cara prof Ci hai insegnato il rispetto e l’amicizia» 

La scomparsa di Carmela Lanzillotta. La lettera degli studenti della scuola “Ilaria Alpi”: «Una grande insegnante, una seconda madre» «Grazie a lei abbiamo imparato ad assumerci le nostre responsabilità» «Per noi questi sono giorni tristi e duri, in cui il tempo si è fermato»



Bolzano. La scomparsa della professoressa Carmela Lanzillotta, morta a soli 43 anni pochi giorni fa per le complicazioni dopo un intervento chirurgico, ha suscitato profondo cordoglio in tutta la città. Quanto fosse amata, lo testimonia la lettera che abbiamo ricevuto dai suoi studenti di terza della Scuola “Ilaria Alpi”. «Questi - scrivono - sono giorni molto duri: tristi, lunghi, come se il tempo si fosse fermato. Noi tutti siamo molto dispiaciuti, viviamo nei ricordi, nei momenti passati insieme a lei, la nostra amata professoressa Lanzillotta. La ricorderemo sempre per la bella persona che era. Noi della fascia avanzata di tedesco abbiamo raccolto ciò che pensiamo e ricordiamo di lei».

Questi messaggi affettuosi, struggenti e colmi di amore, sono tutti per lei prof.

Francesca La Sala. «La professoressa Lanzillotta ci aveva conquistati con la sua allegria, con la sua gentilezza e con il suo essere solare. Ci ha trattato con rispetto ed era costantemente disponibile con tutti. Nelle sue lezioni, oltre al tedesco, abbiamo imparato a conoscerci meglio e grazie a lei tra di noi si è creato un legame fortissimo. Era proprio una donna fantastica, piena di ottime qualità. Mi rimarrà per sempre nel cuore».

Douaa El Adlani. «Cara prof Lanzillotta, mi ricorderò sempre di lei, per me lei non era una semplice professoressa ma anche una seconda madre. Mi ha fatto capire tante cose per affrontare la vita. Lei avrà sempre un posto nel mio cuore. Mi ricordo che quando litigavo con Borin era sempre disposta a farci fare pace, sarò sempre grata per quello che ha fatto per aiutarmi».

Elisa Marcotto. «Cara prof. Carmela lei in ogni lezione riusciva a farci sorridere, raccontando, certe volte episodi e aneddoti della sua vita: come quella volta in seconda superiore, che lei prima della verifica di latino “rubò” il libretto (con tutte le risposte all’interno) dall'armadietto del professore... Quante risate facemmo quel giorno! Non la ringrazierò mai abbastanza per quello che ci ha insegnato, grazie davvero».

Alessandro Paoli. «Cara prof. Lanzillotta, lei è stata una delle insegnanti più simpatiche che abbia mai avuto, è stata l’unica insegnate a farmi piacere e divertire col tedesco. Mancherà a tutti, ma sarà sempre nei nostri cuori».

Mirko Trevisanato. «Io ricordo la professoressa Lanzillotta per la sua allegria che non mancava mai, per la sua pazienza che ha portato durante questi anni di medie, in cui mi ha fatto crescere come persona e mi ha fatto imparare il tedesco, che non mi piaceva prima che lei arrivasse, ma con il suo entusiasmo e la sua sicurezza me lo ha fatto piacere. Io credo che lei non vorrebbe farci star male e quindi superiamo questa tragedia nel migliore dei modi, Con il sorriso, proprio come avrebbe fatto lei»

Adele Bracalente. «Cara prof Lanzillotta, per me lei non era una semplice professoressa, ma una persona con cui potevo confidarmi, con cui scherzare e su cui potevo sempre contare. Lei mi ha insegnato molte cose oltre al tedesco, mi ha insegnato ad affrontare e risolvere i problemi e le difficoltà, e mi ha insegnato a trovare sempre il lato positivo delle cose. Insomma, lei mi ha maturato, e la ringrazio. Lei era stupenda, era la migliore, era UNICA. Non la dimenticherò mai!»

Sofia Carovano. «La prof. Lanzillotta ci ha insegnato ad amare il tedesco grazie alle sue lezioni “alternative”, facendoci apprezzare la bellezza di stare insieme e di divertirci senza mai smettere di imparare... Era un piacere assistere alle sue lezioni, le sue ore volavano... Non smetterò mai di ringraziarla per questo. Era una grande donna, di infinita intelligenza e amore per quello che faceva. Il ricordo del suo sorriso e di tutto ciò che ha fatto per noi resterà per sempre vivo nel mio cuore. Non si annoi troppo senza di noi... Le vogliamo bene».

Simone Borchetta. «Questo accadde il 14/03/2018 che è il mio compleanno, io come sempre non lo ricordo a nessuno perché mi sembra scortese… La prof quando lo venne a sapere decise di interrogarmi per scherzo, nonostante io rispondessi in modo corretto, lei comunque faceva finta che fosse sbagliato, io me la presi e cominciai a piangere e lei decise di regalarmi una barretta di cioccolata svizzera con le firme dei miei compagni di classe. Ciò mi rende ancora felice».

Giulia Platter. «Ci ha insegnato non solo la sua materia, e si vedeva che era una passione per lei insegnare, ma ci ha anche insegnato a sorridere, ad andare d'accordo e a volerci bene gli uni con gli altri».

Dominik Rosin. «Salve prof, il destino ha voluto così che lei andasse in cielo. Io non ero ancora pronto per accettare questa cosa però ora con molta fatica ci sto un po’ riuscendo. Lei per me non era solo una professoressa era una amica, una donna che ti aiutava in tutto, era sempre sorridente, faceva sempre ridere anche nei momenti più brutti e io le devo molto. Questa lettera la scrivo non solo per me ma anche per i miei genitori che la conoscono e la reputano la insegnante migliore che ci sia e anche per mia cugina Valentina che secondo lei era la prof più simpatica che c'era. Io spero che adesso che lei ha fatto solo del bene qua faccia del bene anche lassù ma sono sicuro che lo farà. Mi manca troppo».

Cristian Marin. «La Prof Lanzillotta, la miglior prof che avevo è stata vittima di una bestia ma tutti la ricorderemo per le magnifiche lezioni di tedesco, per il suo sorriso e per essere una che non molla mai, era una gran persona molto sapiente ed educata, anche se ora non c'è più noi sappiamo che l'avremo sempre accanto a noi».

Sanja Kumar. «Non riesco ancora a realizzare quanto è successo, non se lo meritava, mi ricordo ancora quando eravamo in aula Lim e lei era uscita per un secondo e noi abbiamo cominciato a battere i pugni sui banchi, quando è entrata ha fatto alzare quelli coinvolti e lì mi ha insegnato a prendere atto delle mie responsabilità, ci ha mandati nell'altra aula Lim e ci ha fatto scrivere un tema... Quando l'abbiamo restituito poteva valutarli e rovinarci la media invece no, li ha strappati e ci ha lasciati andare... Mi ha insegnato ad essere una persona migliore».

Marta Perrone. «Ricordo la professoressa Lanzillotta per la sua grinta, tenacia ed energia positiva. Mi ha insegnato a credere in me stessa, essere forte e riuscire a vivere ogni situazione con entusiasmo. Rimarrà sempre in me».

Alessandro Borin. «Ricordo la professoressa per la sua immensa positività, allegria e immensa energia, che nei momenti più brutti era sempre qui, sempre qui a supportarmi e a credere in me. La ricordo come una combattente, una che non mollava mai, se voleva una cosa la otteneva sempre. Questo per me era il suo più grande pregio, una delle più grandi cose che lei mi ha insegnato, oltre al tedesco ovviamente. Oltre ad essere stata una professoressa eccezionale lei era anche un’amica e un mentore, insomma c’era come una complicità tra noi. Cara prof. Lanzillotta, le do un ultimo saluto e le do del lei come abbiamo sempre fatto. La porterò per sempre nel cuore. “E mi raccomando prof. Synonyme per sempre, so che lei mi capirà”. Sono sicuro che lei mi sarà sempre vicino. Intanto non si annoi troppo senza di noi. Un pensiero e un abbraccio fortissimo vanno alla sua famiglia, di cui tanto ci parlava».

Simone Sartore. «Cara Professoressa Lanzillotta, manca già a tutti noi, porteremo tutto quello che ci ha insegnato nel cuore. Un abbraccio».

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