Ciclabili, una “curva”  unisce Talvera e Corso 

Viabilità. I lavori della nuova pista in Corso Libertà dovrebbero concludersi per fine agosto anche nel tratto Mazzini- Gries. Obiettivo: sempre meno auto e un’area semi-pedonabile 



Bologna. Era “il” sogno, finora: un lungo asse sostenibile, con poche auto e tanti pedoni e biciclette da piazza Municipio a piazza Gries. Col Corso a tornare ad essere centro, raccordandosi a via Museo, al ponte e fino agli estremi della città modernista. In parte sta avverandosi, pur con intoppi e disagi. Lo si vede in un punto, in particolare, finalmente disegnato nel suo insieme: quella curva della ciclabile in approntamento davanti alla Vittoria che affianca la rotonda che conduce a ponte Talvera. Perché si parla di asse? La ragione è che lì sta la vera novità dell’operazione: raccordare la pista oltre il fiume, quella sui Prati, senza più costringere i ciclisti a bypassare pericolosamente piazza Vittoria. Quel tratto quasi concluso svela anche un altro aspetto della questione: sarà spostata la fermata del bus. Come si vede, i mezzi aspetteranno i passeggeri più verso la strada, con la ciclabile che passerà all’interno come accade in altri snodi della viabilità pubblica lungo il corso.

Il calendario dei lavori

Il quale vive settimane di passione perché il calendario dei lavori prevede anche la conclusione del secondo lotto di cantiere, tra piazza Mazzini e piazza Gries. E l’impatto del progetto si può notare in pieno proprio in piazza Mazzini dove le ruspe hanno chiuso la possibilità di svolta a destra, provenendo da piazza Mazzini col conseguente impedimento di accedere, da sud, verso via Manci. «Luglio e agosto sono i mesi ideali per questi lavori - dicono in Comune- o si fanno adesso o mai più». Anche perché l’obiettivo è concludere il tutto a fine agosto.

In questo modo apparirà chiaro il disegno “tattico” del progetto di riqualificazione: poter accogliere lungo un corso livellato nelle sue altezze il mercato del sabato spostandolo da piazza Vittoria che sarà a sua volta occupata dai lavori per il garage sotterraneo.

Ma a poco a poco sta emergendo anche il disegno “strategico” del progetto: rendere il più possibile pedonabile e ciclabile corso Libertà tanto da iniziare a rendere un poco più ostico alle automobili e dunque molto più omogeneo di prima all’altra via dell’asse “sognato”, via Museo.

Con la nuova disposizione, infatti, è stata ampliata l’area dedicata alla mobilità sostenibile, privilegiando la connessione con i negozi sotto i portici ad esempio e deviando le opzioni di trasporto verso i mezzi pubblici che ora hanno spazi anche in discesa, vista la corsia pedonale disegnata tra fermata, ciclabile stessa e storico marciapiede coperto.

Il rilancio di Corso Libertà

«Il Covid ci ha rallentato - spiegano i dirigenti dei Lavori pubblici - ma ora si sta accelerando. Chiudiamo presto l´ultimo tratto verso il centro e tra poco più di un mese contiamo di concludere anche il secondo lotto verso piazza Gries».

La curva della ciclabile

La curva della ciclabile che sta emergendo sotto il monumento è decisiva in funzione delle nuove identità che si cercano di attribuire a corso Libertà.

Un uso più sicuro della bicicletta può condurre ed una frequentazione più assidua, perché comoda e sicura, delle opportunità commerciali che offre quest’asse dello shopping. La pista, una volta superata la piazza girando verso piazza 4 Novembre troverà un sicuro innesto verso la zona protetta dei Prati del Talvera e si innesterà a tutta la grande rete delle piste che corrono verso il centro e la periferia.

In sostanza, un primo tassello finalmente visibile, di un sogno, quello della grande direttrice urbana Municipio-Gries, che potrà realizzarsi solo rendendo il corso pedonabile quasi, resta ancora il “quasi” , come via Portici.

I portici qui, ci sono già, per intanto. P.CA.

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