BOLZANO

Cocaina, stroncato lo spaccio a Don Bosco.

Uno dei punti di riferimento della spaccio di cocaina nel rione Don Bosco è stato smantellato dalla Squadra Mobile di Bolzano


di Mario Bertoldi


BOLZANO. Uno dei punti di riferimento della spaccio di cocaina nel rione Don Bosco è stato smantellato dalla Squadra Mobile di Bolzano. L’altro giorno gli agenti di polizia hanno fatto irruzione nell’appartamento individuato dagli inquirenti proprio a seguito dello spaccio e hanno arrestato due cittadini albanesi , G.K. di 24 anni e Q.A. di 31 anni. Entrambi sono finiti in carcere ma ieri mattina il giudice delle indagini preliminari Emilio Schönsberg ne ha subito messo in libertà uno , cioè l’albanese di 31 anni, perchè il più giovane si è assunto in toto la responsabilità della detenzione della droga, affermando che l’amico era solo ospite.

Il ventiquattrenne resta dunque in carcere. A suo carico l’arresto è stato infatti convalidato con una posizione processuale, al momento, tutt’altro che semplice. Oltre due etti di cocaina (per la precisione 232 grammi) non sono pochi. Messi sul mercato avrebbero fruttato circa 30 mila euro. Nell’appartamento in zona Don Bosco la polizia li ha trovati in un mobile del corridoio dell’appartamento.

L’operazione della Squadra Mobile conferma il costante impegno delle forze dell’ordine al contrasto dello spaccio di stupefacenti, in una città come Bolzano, ove il fenomeno purtroppo non sembra in regressione.

Bolzano è una città ricca ed anche il mercato nero della droga cerca di trarre benefici dalla maggiore disponibilità di denaro anche da parte dei giovanissimi.

L’impegno della polizia sul fronte anti droga quest’anno è stato però particolarmente efficace. Sino ad oggi nel solo 2016 sono stati arrestati 30 spacciatori con altri 86 soggetti denunciati a piede libero soprattutto nella zona di Bolzano e Laives.

Complessivamente sempre nell’anno 2016 la Squadra Mobile e la Volante della Questura ha sequestrato mezzo chilo di cocaina, oltre un chilo di eroina e 51 chili di hashish. Nel corso delle varie operazioni sono finiti sotto sequestro anche 35 mila euro ritenuti proventi illeciti dell’attività di spaccio al minuto di sostanze stupefacenti di vario tipo. Si tratta di numeri lusinghieri, che dimostrano l’efficacia dell’azione di prevenzione e repressione della polizia.

Ieri i dati sono stati commentati in termini molto positivi dal dottor Giuseppe Tricarico, capo della Squadra Mobile di Bolzano. Particolarmente interessanti sono considerati i dati riguardanti le denunce derivanti da interventi degli uomini delle “Volanti” che si occupano dello spaccio al minuto. Molti degli interventi sono avvenuti in zona stazione. Le denunce a piede libero per questioni di droga sono state ventisette per soggetti colti con le varie tipologie di droga. Le due “anime” della Questura , quella preventiva delle Volanti e quella repressiva della Squadra Mobile, percorrendo strade diverse hanno raggiunto un dato complessivo di tutto rilievo perchè tra arresti e denunce nel 2016 sono stati individuati e bloccati oltre 120 spacciatori di droga, in sostanza uno ogni tre giorni (colti sul fatto nell’attività di spaccio o in possesso di quantitativi tali di droga da far presumere che fossero destinati alla vendita).

Sono dati che dimostrano l’ottimo lavoro della polizia ma che confermano anche che la provincia di Bolzano continua ad essere considerata una zona ricca in cui c’è mercato anche per gli stupefacenti. «I clienti - ha puntualizzato ieri il dottor Tricarico - sono ramificati in tutte le fasce di popolazione ed in tutte le fasce d’età. Riteniamo comunque che lo spaccio ed il consumo di droghe siano allo stesso livello degli anni scorsi».

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