L’iniziativa era partita dal Consorzio. Kompatscher: in passato abbiamo raccolto fondi anche per L’Aquila o lo tsunami

Compleanno Durnwalder, bufera sui Comuni

La Corte dei Conti chiede spiegazioni sulla colletta pro Africa in onore del presidente


Marco Rizza


BOLZANO. La Corte dei Conti ha scritto a diversi Comuni altoatesini chiedendo spiegazioni (e documentazione) sui soldi devoluti all'Africa in occasione del compleanno di Luis Durnwalder: la colletta prevedeva di versare 10 centesimi per ogni abitante. Ma molte giunte avevano deciso di donare soldi in forma privata.

La vicenda aveva fatto discutere per settimane. A settembre, in occasione del settantesimo compleanno del presidente della Provincia Luis Durnwalder, il Consorzio dei Comuni aveva lanciato la proposta di aprire una colletta per raccogliere denaro da destinare alla Caritas per affrontare la crisi umanitaria del Corno d'Africa. Una iniziativa senz'altro a fin di bene che però aveva sollevato molte critiche per lo scivolamento del privato (un compleanno) nel pubblico (un regalo, sia pure «umanitario», pagato coi soldi di tutti).

Le giunte tra l'altro avevano risposto in modo differente: qualcuna secondo lo spirito della proposta originaria aveva attinto ai bilanci pubblici, altre avevano preferito aderire coi fondi privati dei singoli assessori, altre ancora non avevano versato alcunché. Ora però si è attivata la Corte dei Conti, che ha chiesto a diversi Comuni se e quanti soldi siano stati raccolti, e di fornire la relativa documentazione. Uno dei Comuni cui è arrivata la lettera è quello di Castelrotto, il cui sindaco Arno Kompatscher è anche il presidente del Consorzio dei Comuni e ideatore dell'iniziativa.

«Noi abbiamo donato 346 euro - dice -. La lettera non mi preoccupa più di tanto, il compito della Corte dei Conti è verificare come vengono usati i soldi pubblici e quindi se pensano che sia giusto verificare questa vicenda è normale che ci chiedano informazioni. Però mi domando perché ce le chiedono adesso e non l'anno prima quando abbiamo aperto una colletta per i terremotati de L'Aquila, o l'anno prima per l'alluvione in Tirolo, o prima ancora per lo tsunami... Non vedo molte differenze».

L'iniziativa per l'Africa, spiega, «mi è venuta in mente perché proprio in quei giorni avevo parlato con Heiner Schweigkofler, il direttore della Caritas, che mi aveva raccontato della terribile carestia nel Corno d'Africa, aggiungendo però che non riusciva a raggiungere con questo tema l'opinione pubblica. Così ho pensato di dare risonanza alla loro raccolta fondi organizzandone una col Consorzio in occasione del compleanno di Durnwalder».

E gli altri Comuni? A quanto pare la lettera della Corte dei Conti è stata inviata a molte giunte, forse a tutte. È arrivata anche a Vadena, che pure non aveva aderito all'iniziativa (anche Bolzano non ha partecipato, ma il sindaco non è a conoscenza della missiva). È arrivata a Lana, il cui sindaco Harald Stauder è molto secco: «Noi in giunta abbiamo pagato coi soldi nostri, privatamente. Una decina di euro a testa, in tutto meno di 100 euro. È quello che abbiamo risposto alla Corte dei Conti. Poi, se volete la mia opinione, dico che la Corte dei Conti dovrebbe occuparsi di cose più importanti che dei nostri 80 euro».

Sul fronte opposto, molto critico sulla colletta «in onore di Durnwalder» («un esempio di culto della personalità, ma coi soldi pubblici») si erano dichiarati fin dall'inizio i Freheitlichen, il cui leader che ora ha depositato un'interrogazione in consiglio provinciale chiedendo quanti Comuni hanno partecipato alla raccolta di fondi e quanti soldi siano stati raccolti.

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