I proprietari: il ragazzo non sembrava nervoso. I soldi sono stati sequestrati dalla polizia

Compra intimo con banconote false

Truffa da 900 euro ai danni di un negozio in corso Libertà


Susanna Petrone


BOLZANO. Ha preso la banconota da 100 euro in mano e l'ha guardata attentamente: i colori, la carta, il filo argentato, le immagini che si intravedono controluce. Tutto in regola. Lo stesso rito lo ha effettuato con le altre 8 banconote da 100, che il giovane cliente aveva dato alla cassiera. Alla fine il proprietario di «Erbavoglio 2», in Corso Libertà, ha accettato i soldi. Il cliente si è allontanato con la merce, del valore complessivo di 890 euro. «Ma poi mio marito è andato da Euronics per chiedere di passare le banconote sotto la macchinetta - spiega la titolare Antonella Trevisan -. Purtroppo i 900 euro sono risultati essere falsi». Così falsi, che quando gli agenti della polizia hanno controllato i soldi ad occhio nudo, pensavano si trattasse di banconote vere. E' la seconda truffa di questo genere, registrata in pochi giorni a Bolzano. L'ultima denuncia è di lunedì sera: «Un ragazzo, tra i 25 e i 30 anni, è entrato nel nostro negozio di Corso Libertà alle 18.45 - spiega Trevisan -. Poi ha acquistato roba firmata: slip, un accappatoio, magliette. Complessivamente ha speso 890 euro. Quando la commessa ha visto le nove banconote da 100 euro ciascuna ha chiamato mio marito, che si trovava in zona. E' stato lui stesso a controllare il denaro. Sembrava tutto a posto. Si è scusato con il ragazzo per averlo fatto aspettare. Invece, poco dopo, abbiamo scoperto che erano soldi falsi». Il giovane «cliente», alto, magro e moro, parlava perfettamente italiano con una leggera inflessione dell'Est. «La nostra dipendente gli ha chiesto a cosa gli servisse tutta quella merce - prosegue la proprietaria di Erbavoglio -. Lui ha risposto che l'avrebbe rivenduta nel proprio Paese. Ha sempre mantenuto la massima calma e non è mai sembrato nervoso. Era sicuro di farla franca e di avere per le mani delle banconote che ad occhio nudo sembravano vere». Ora i proprietari del negozio hanno deciso di acquistare una macchinetta che controlla le banconote. La questura ha sequestrato il denaro. Solo pochi giorni fa, si era verificato un episodio analogo. Nel mirino dei truffatori era finito il negozio di abbigliamento «Porticus P8». Sabato mattina è entrato un giovane - secondo la commessa sembrava un ragazzo dell'est - che ha acquistato merce per un valore complessivo di 1.200 euro. La dipendente ha spiegato agli inquirenti che aveva notato un altro uomo, sui quaranta, che probabilmente era il palo del giovane. Al momento di pagare, il cliente ha tirato fuori dal portafoglio dodici banconote da cento euro ciascuna (come nel caso di Erbavoglio). La commessa si è un po' insospettita, ma poi ha preso i soldi e il ragazzo se ne è andato. Solo più tardi la commessa ha notato che i numeri di serie delle banconote erano troppo simili tra loro. Sono stati controllati dalla polizia: i soldi erano falsi.

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