«Compriamo un altro 2% della A22»

Il sindaco Caramaschi: «Con le quote che già abbiamo saliamo al 6%, così Bolzano avrà 1 milione di dividendi l’anno»


di Paolo Campostrini


BOLZANO. Bolzano e l'A22 ora viaggiano sulla stessa corsia. Non più testa a testa per vedere chi arriva primo ma faccia a faccia, come ieri Caramaschi e Costa. Neppure un'ora nell'ufficio del sindaco, con a fianco l'ad Pardatscher, e l'intesa è diventata patto. Poche parole e molti fatti. Il primo è anche una notizia: Bolzano vuole acquisire quote A22 e diventarne azionista di riferimento. Almeno il 2% in più. Per arrivare, al termine dell'operazione, a oltre il 6, fino a superare la stessa provincia di Trento. «So che Mantova, il Comune intendo, vuole dismettere le sue azioni e allora arriviamo noi...», svela Caramaschi al termine della riunione. Il quale spiega anche perchè: «Bolzano vuole e può contare di più dentro il cda dell'autostrada perché per noi è strategica». Ma la ragione è pure economica. Il sindaco conta su un avanzo di bilancio che può consentire il buon esito dell'operazione, la quale a sua volta si tradurrà in una certezza finanziaria in più: «A22 dovrebbe garantirci un dividendo annuo di un milione. Sono tanti. Ma sono anche sicuri. E la certezza di avere un introito regolare - dice ancora Caramaschi- è la chiave per poter gestire i bilanci. Che non sono sani, almeno i nostri, ma che ballano sotto la spinta delle varianti e delle spese improvvise». Ecco spiegata la ragione dell'investimento. Che vede il Comune muoversi come un soggetto non più statico. Perché dentro scenari in continuo movimento. Ora Bolzano possiede il 4,2268 % delle quote, Mantova il 2,1159. Con questa operazione Caramaschi supererebbe la Provincia di Trento, che ha il 5,3359 finendo molto a ridosso della stessa Provincia di Bolzano col 7,6265%.

Detto della volontà del sindaco di inserirsi nelle dimissioni mantovane, autostrada e Comune non si sono fermati qui. «Costa e Pardatscher mi hanno assicurato che il percorso della concessione non corre pericoli di rallentamenti» : così Caramaschi all'uscita dal vertice. In sostanza, procede il cammino dell'"in house", l'Europa a sua volta vede positivamente la concessione "domestica" e questo significa che A22 garantirà fino all'ultimo penny il proprio contributo alle grandi opere della viabilità bolzanina. I fondi potranno arrivare a 130-140 milioni di euro che sono più di un terzo del costo complessivo delle tangenziali del capoluogo. In parallelo, Caramaschi ha ottenuto le stesse rassicurazioni dalla Provincia, l'altro ente che contribuirà al progetto circonvallazione. «Mi hanno detto, l'assessore Mussner e Pagani, che saranno aggiunti in quota provinciale altri 100 milioni».

In totale da palazzo Widmann giungeranno 313 milioni e mezzo. Non è finita. L'Autostrada sposterà il proprio centro uffici-servizi posto a fianco della corsia di immissione a Bolzano Sud, quella piramide con la scritta A22 sul tetto. Ebbene, nella vasta area che risulterà a quel punto libera, verrà costruito un grande parcheggio al servizio della viabilità interna del capoluogo, a fianco di quello già esteso e che ora è quasi sempre occupato dai tir in sosta. La stessa A22 si interesserà al progetto di svincolo e collegamento tra l'uscita Sud e il raccordo MeBo. Infine è a buon punto il sistema di modulazione del traffico tra i caselli Nord e Sud della città che dovrà garantire, rallentando a orari definiti e alternati il traffico autostradale, l'abbattimento della principale fonte di inquinamento bolzanina: il viadotto.

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