Concessione A22, schiarita possibile  

Kompatscher e Fugatti ottimisti dopo un vertice tecnico a Roma: «Ma se le cose restano così si va alla gara»



BOLZANO. A22, i governatori Arno Kompatscher e Maurizio Fugatti tornano a lanciare l’allarme sulla concessione. «L'accordo sul rinnovo della concessione dell'A22 con il ministero delle Infrastrutture e Trasporti, seppur auspicabile, non deve essere raggiunto a tutti i costi. La firma dei soci pubblici di A22, Regione e Provincia autonoma di Trento in testa, ci sarà solo se le condizioni saranno favorevoli, a partire dagli investimenti e dal sistema tariffario»: questa la presa di posizione ieri di Fugatti, che ha fatto il punto sulle trattative ieri nell’aula del consiglio provinciale di Trento. Kompatscher gli fa eco da Bolzano: «Si firma solo se ci sono le condizioni». In realtà, poco prima di Natale è arrivato qualche segnale incoraggiante. Si è tenuta a Roma una riunione tra i tecnici regionali e i tecnici che lavorano alla delibera del Cipe. In aula a Trento ieri i vertici di A22: il presidente Olivieri, l’ad Pardatscher ed il direttore generale Costa. Al termine Fugatti ieri ha usato una metafora ciclistica: «Dal Cipe, il Comitato interministeriale per la programmazione economica, ci sono arrivati dei segnali per ridiscutere i termini dell’accordo. Ci vedremo dopo le feste, comunque entro gennaio. Se la trattativa si riapre e fa gli interessi legittimi dei territori allora ci muoveremo da passisti, in pianura. Sino a ieri eravamo invece in salita». Chiarisce Kompatscher: «A livello tecnico sono arrivati segnali positivi rispetto alle nostre richieste. Per scaramanzia non voglio dire altro». Strana riunione quella di ieri del Consiglio provinciale a Trento. Nel bel mezzo delle feste natalizie, voluta a gran voce dalle opposizioni, ma poi esauritasi in nemmeno due ore. Ecco Maurizio Fugatti: «Guardate, io non ho problemi ad andare contro il governo se dovesse servire. Non c’è dubbio che su questa partita c’è una forte indicazione che arriva dal pentastellato ministro dei trasporti Toninelli. E il governo nazionale si basa su un contratto, non su un accordo politico di legislatura, ci sono sensibilità diverse. Per dare il nostro ok al rinnovo della concessione debbono essere garantite le opere sul territorio, così come si è sempre sostenuto. C’è il problema degli utili del passato (il Cipe nella sua ultima delibera ha chiesto che A22 versi quelli incassati dal 2014, data della scadenza della concessione ad oggi, ndr), tema che non fa il bene dei nostri territori. Un tema che non prendo nemmeno in considerazione è lo spostamento della sede di A22, da Trento a Bolzano» ha tagliato corto, parlando appunto della decisione del suo predecessore in Provincia, Ugo Rossi. Fugatti sottolinea: «Non c’è una data di scadenza per l’attuale gestione di A22 e tecnicamente si procederà in proroga». C’è un gioco di squadra totale con Bolzano, ha detto per tranquillizzare Paolo Ghezzi, anche se sulla questione della sede si gioca tutta un’altra partita. Con il ministro Fraccaro l’interlocuzione è proficua, ottimi anche i contatti con le altre regioni, assicura. L'ipotesi della gara, dice, «sarà valutata qualora i nostri legittimi diritti non dovessero essere rispettati». Sui dipendenti ha garantito di vigilare, così come sulle nomine. Infine, sulla governance: «Faremo attenzione affinché la nomina (del presidente) sia fatta di concerto con la Regione».















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