«Condominio Caesar, tanti interrogativi per i lavori già svolti»

Bova: «Le relazioni tecniche del Comune si contraddicono» Ma in pratica solo due alloggi non hanno ancora l’abitabilità


di Fabio De Villa


BRESSANONE. Il caso del complesso residenziale «Caesar» torna a fare parlare di sé con una serie di incongruenze che sarebbero state registrate dopo le fasi di abbattimento parziali per portare l'edificio finalmente a norma, a cui è seguita un'interrogazione al primo cittadino. A conti fatti, ad oggi dovrebbero essere solo due gli appartamenti che non hanno ricevuto ancora l'abitabilità nel complesso residenziale, tutti gli altri cittadini in attesa ormai da anni, finalmente sono riusciti ad appropriarsi dei loro tanto attesi appartamenti.

Di questo ne è sicuro il consigliere Antonio Bova che ritorna alla carica sottolineando come i lavori di demolizione siano stati in gran parte eseguiti ma, anche, che il tecnico comunale avrebbe riscontrato come ancora numerosi punti non corrispondano al progetto finale. «In una relazione tecnica comunale viene constatato che i lavori di demolizione sono stati in gran parte eseguiti. - spiega Bova - Ma il tecnico comunale ha riscontrato che diversi punti non corrispondono al progetto finale». In particolare, i punti contestati riguardano «i pilastri in acciaio che sarebbero ancora presenti; a questi va aggiunto il fatto che sul lato est sarebbe presente un elemento di muratura, non previsto dal progetto approvato; il muro di parapetto sul lato nord non sarebbe completamente demolito, rispettivamente la larghezza non corrisponderebbe progetto ed il camino di areazione a nord del vano ascensore non sarebbe presente nel progetto».

«Inoltre, secondo la relazione del tecnico comunale, diverse lavorazioni non risulterebbero eseguite come ad esempio la sistemazione del tetto verde con giardino. «In data 11 novembre 2014 in un’altra relazione tecnica del Comune, si afferma invece che i lavori di demolizione delle opere abusive sono stati effettivamente eseguiti. - continua Bova nella sua interrogazione», chiedendo lumi al riguardo alla giunta comunale.

«Come mai prima si constata che non tutti i lavori sono stati eseguiti citando numerose incongruenze tra il progetto approvato in terza concessione edilizia e quanto è stato abbattuto, mentre successivamente si sottolinea che non sussiste più la cubatura in eccesso confermando invece che tutti i lavori sono stati effettivamente eseguiti?», chiede il consigliere comunale. «Per quanto riguarda le parti di progetto non abbattute indicate nella prima relazione, rimarranno oppure verranno abbattute e il costruttore sarà obbligato a attenersi a quanto stabilito dalla concessione edilizia?» È un’altro dei quesiti posti da Bova nell’interrogazione.

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