Conferma dall’impronta dentale: il corpo riemerso è di Evi Zambelli

Un gruppo di escursionisti l’aveva avvistato dieci giorni fa in mezzo al bacino di Rio Pusteria. La conferma dell’anatomopatologo


di Susanna Petrone


BRUNICO. Secondo l’anatomopatologo non vi sarebbero dubbi: il cadavere ritrovato dieci giorni fa nel lago artificiale di Rio Pusteria è quello di Evi Maria Zambelli, la 45enne di Brunico scomparsa un anno fa.

I suoi resti erano stati trovati la mattina del 26 maggio. Immediatamente, la Procura si era messa in contatto con la famiglia della donna, chiedendo di poter confrontare le lastre delle arcate dentali della 45enne scomparsa da Brunico (dove viveva con il marito e i due figli) con quelle della salma. Evi Maria Zambelli era svanita nel nulla un anno fa. La sua bicicletta era stata ritrovata lungo la pista ciclabile che dalla città porta a San Lorenzo di Sebato, proprio sulle rive della Rienza, nelle vicinanze della confluenza con l’Aurino.

Le operazioni di recupero del corpo nel bacino di Rio Pusteria (Foto De Villa)

Proprio per questo motivo, gli inquirenti avevano subito sospettato che la donna ritrovata dieci giorni fa non poteva che essere la pusterese. Il corpo straziato di Evi Maria Zambelli era stato avvistato da alcuni escursionisti galleggiare nelle acque del lago artificiale di Rio Pusteria, all’altezza della diga in prossimità della strada provinciale per Rodengo.

Si trovava impigliato nel legname trasportato dalle acque fin quasi in mezzo al bacino ed ai soccorritori era apparso subito in condizioni assai deteriorate. Sin da subito il sostituto procuratore Axel Bisignano ha avviato un’indagine per riuscire a dare un nome alla vittima.

La lunghissima permanenza in acqua ed una verifica fra le persone scomparse di recente in val Pusteria hanno portato subito ad Evi Maria Zambelli Dezulian. All’epoca dei fatti il torrente era in piena per il disgelo e quindi la pusterese potrebbe essere stata trasportata per il lungo tratto. La conferma è arrivata dunque oggi. Il primario Guido Mazzoleni ha confrontato le arcate dentali della 45enne, che corrispondevano con quelle della vittima ritrovata dieci giorni fa.

Evi Maria Zambelli era insegnante e commissario per il bilinguismo presso la Provincia di Bolzano. Il giorno della sua scomparsa, il 17 giugno, aveva lasciato nel primo pomeriggio la sua abitazione. A dare l’allarme era stato il marito, che in serata aveva trovato una lettera dal contenuto allarmante. Era stata notata quella stessa sera, su una panchina, lungo il fiume.

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