Congelata la soppressione dei quattro treni regionali

Ieri a Roma il promettente incontro tra i vertici politici locali e nazionali. Si tornerà a trattare in vista della gestione provinciale degli interregionali



BOLZANO. Tutto congelato: l’annunciata soppressione di treni regionali annunciata dal 22 luglio e poi rinviata al 29, è revocata. Qusto il risultato immediato – e soltanto il primo – del vertice tenutosi ieri a Roma tra Province, Ministero e Trenitalia. Di quei convogli a rischio soppressione si tornerà a parlare prestissimo, ma quel che più conta è che si è aperto un tavolo di trattativa, e una prospettiva di gestione provinciale dei treni locali. «Trenitalia è disponibile a negoziare sulle modalita’ di risparmio – spiega l’assessore provinciale Thomas Widmann, che era rappresentato a Roma da suoi funzionari –; il Ministero ha addirittura segnalato un’apertura riguardo alla possibilità che il prossimo anno la Provincia possa assumere la gestione dei treni interregionali».

Nell'immediato, spiega Widmann, «l'incontro a Roma tra il Ministero dei trasporti, Trenitalia e le Regioni interessate dalle cancellazioni annunciate ha prodotto la sospensione del provvedimento previsto da domenica 29 luglio». Trenitalia congela congela la decisione unilaterale in attesa che il Ministero presenti entro metà settembre una soluzione per finanziare il servizio ferroviario. Considerando che le risorse a favore di Trenitalia non verranno però aumentate, ieri a Roma si è concordato di trovare assieme alle Regioni una via di uscita. «Trenitalia deve fornirci un elenco dettagliato dei costi dei treni regionali per poter poi decidere dove ha senso intervenire per risparmiare corse e quindi risorse», spiega ancora Widmann. La prima tornata della trattativa è già fissata per il 6 agosto. Si registra inoltre un'importante apertura su un maggiore coinvolgimento della Provincia nella gestione del servizio regionale: «È stata confermata la disponibilità ad avviare una negoziazione concreta per discutere dell'eventuale gestione in autonomia dei collegamenti regionali e dei mezzi finanziari da assicurare», aggiunge l'assessore. Come già avvenuto in occasione della protesta contro la cancellazione dei treni, anche nella nuova fase di trattative con Roma per l'assunzione di nuove competenze si punta sulla stretta collaborazione con il Trentino e gli altri territori coinvolti per portare avanti una strategia comune.

Quella di ieri pomeriggio, durata ben due ore e mezza non è stata una riunione facile: al tavolo presieduto dall’ingegner Amedeo Fumero, capo dipartimento del Ministero delle Infrastrutture, sedevano l’amministratore delegato di Trenitalia di Vincenzo Soprano e anche rappresentati di Trentino, Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Valle d’Aosta e Sardegna, regioni pure interessate da tagli unilaterali di Trenitalia. Alla fine, il vicepresidente della Provincia di Trento Alberto Pacher era soddisfatto: «Ne è valsa la pena», afferma l’assessore, accompagnato al ministero dal dirigente generale Raffaele De Col. E oggi Pacher, per approntare le prime mosse, incontrerà il collega altoatesino Thomas Widmann, rappresentato a Roma da funzionari dell’assessorato. A questo punto, se tagli ci saranno, insomma, saranno decisi anche qui. Perché la razionalizzazione è un passaggio inevitabile: è infatti la conseguenza della riduzione di 50 milioni di euro dei trasferimenti statali a Trenitalia.(f.za.)

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