Il caso

Conservatorio, braccio di ferro sull’indennità di bilinguismo 

La Provincia dal 2019 non versa l’importo a 34 docenti: 235 euro al mese, per un totale di quasi 9.000 euro a testa. La Cgil: «Ci auguriamo non sia un modo per tenere in ostaggio il Monteverdi per fare accettare il passaggio all’università»



BOLZANO. Si tratta di 235 euro al mese per la bellezza di 37 mensilità. In totale, quasi 9.000 euro a testa. È quanto si attendono venga pagato loro dalla Provincia per l’indennità di bilinguismo 34 dei circa 70 docenti del conservatorio Monteverdi, cui l’ente pubblico dal 2019 non riconosce più un emolumento cui, a tutti gli effetti, avrebbero diritto per aver conseguito il patentino di bilinguismo ed essere dunque preparati anche all’insegnamento plurilingue. Fra le vittime del mancato pagamento anche lo stesso direttore del Monteverdi, Giacomo Fornari. Docenti e sindacati sono esasperati, tanto che nei giorni scorsi si è tentata l’ultima carta, scrivendo una dura missiva al presidente della Provincia Arno Kompatscher.

Da oltre tre anni, dunque, la Provincia di Bolzano non paga l’indennità di bilinguismo a oltre trenta docenti del conservatorio. Il sindacato scuola della Cgil denuncia l’inadempienza e chiede una soluzione urgente. Come ricorda il sindacato, la Provincia ha assunto per legge già dal 2009 tutti i costi di funzionamento dell’istituzione di alta formazione musicale e ha sottoscritto nel 2014 il contratto collettivo che determina il valore dell’indennità. Ciò nonostante, dall’inizio del 2019 la Provincia si rifiuta di pagare, adducendo problemi di natura tecnico-burocratica.

Il direttore generale della Provincia Alexander Steiner ha però risposto ai solleciti della rappresentanza sindacale e alle diffide legali, assicurando che sotto il profilo amministrativo tutto è già predisposto e che manca solo il via libera da parte della giunta provinciale. Il segretario del sindacato scuola Stefano Fidenti si è rivolto quindi con una lettera al presidente Kompatscher, perché risolva la questione.

“L’indennità di bilinguismo - ha scritto il sindacato al governatore altoatesino - è un diritto garantito dalla legge e dal contratto collettivo. L’inadempienza provinciale colpisce ingiustamente i docenti. La giunta non deve lasciare spazio al sospetto che si tratti in realtà di una forma di pressione sul conservatorio, perché accetti l’accorpamento all’università nelle forme volute dalla Provincia. Si sgombri subito il campo da ogni possibile equivoco e si faccia finalmente in modo che i docenti del conservatorio abbiano quanto è loro diritto ricevere”.

Fidenti spiega in dettaglio: «Il contratto dice che l’indennità per la seconda lingua è determinata in base a quella per i docenti delle scuole a carattere statale». Anche se ai docenti statali il patentino oggi non viene più pagato.













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