ABUSO D’UFFICIO

Contributi Sad, a processo due funzionari

BOLZANO. Qualche settimana fa la Corte dei Conti li ha assolti dall’accusa di aver provocato un danno erariale (affermando che danno non ci fu), ora però Gianfranco Jellici e Luigi Corradini...



BOLZANO. Qualche settimana fa la Corte dei Conti li ha assolti dall’accusa di aver provocato un danno erariale (affermando che danno non ci fu), ora però Gianfranco Jellici e Luigi Corradini (rispettivamente di 65 e 56 anni) per la stessa vicenda debbono affrontare anche un processo penale con l’accusa di abuso d’ufficio patrimoniale. Ieri mattina c’è stata la prima udienza che si è conclusa dopo circa un’ora. I giudici hanno disposto un rinvio tecnico al primo di ottobre dopo aver valutato quali atti dovranno essere acquisiti al fascicolo processuale. Come si ricorderà Gianfranco Jellici e Luigi Corradini nel 2007 erano due funzionari provinciali con responsabilità nel settore del trasporto pubblico.Era proprio il 2007 quando venne perfezionata la pratica che la Sad (società che cura i servizi di trasporto locale in concessione) aveva presentato per la determinazione del contributo provinciale per il servizio prestato negli anni precedenti.

In sostanza i due funzionari provinciali sono sotto processo con l’accusa di aver «intenzionalmente procurato» alla Sad-Trasporto locale Spa» un ingiusto vantaggio patrimoniale. In che modo? Permettendo - secondo il capo d’imputazione - che la Provincia autonoma di Bolzano nella determinazione dei contributo previsto per gli anni 2004 e 2005 considerasse come costi di gestione ordinari della Sad gli oneri finanziari inseriti a bilancio per gli interessi passivi maturati con le banche.

Per l’anno 2004 si tratta di 91.325 euro e per l’anno successivo di ben 242.590 euro. Complessivamente, dunque, la somma contestata ai due funzionari raggiunge 344.263 euro. C’è da ricordare che all’epoca dei fatti era in vigore la legge provinciale 16 del 1985 che non consentiva di inserire gli interessi passivi per affidamenti bancari nei costi di gestione ordinari sulla base dei quali la Provincia determinava l’importo da concedere come contributo a fondo perduto. Nel 2010 - ricorda l’accusa - la normativa venne cambiata anche perchè le esposizioni bancarie della Sad erano determinate dai ritardi nei pagamenti della Provincia. (ma.be.)

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