Contro l’obesità 50 interventi l’anno

Un team multidisciplinare guidato dai primari Martin, Lucchin e Piazzi ha seguito dal 2009 più di 210 pazienti


di Valeria Frangipane


BOLZANO. Più di 50 interventi l’anno (negli ultimi tre) per un totale di 210 operazioni dal 2009 ad oggi. L’ospedale combatte l’obesità con successo e dal marzo di questo anno il Centro del trattamento della grande obesità del San Maurizio ha ottenuto anche l'accreditamento ufficiale della Società italiana di chirurgia dell'obesità e delle malattie metaboliche (Sicob).

Un team interdisciplinare del Comprensorio Sanitario di Bolzano si occupa - infatti - di tutti gli aspetti legati alla cosiddetta chirurgia “bariatrica”: dalla valutazione e preparazione all'intervento del paziente, all'atto chirurgico e all'assistenza post-operatoria, fino al monitoraggio a lungo termine. Il team è composto da Martin Müller del reparto di Chirurgia generale diretto dal primario Federico Martin, Michael Kob del Servizio di Dietetica e Nutrizione clinica diretto da Lucio Lucchin e ancora dalla psicologa Mariantonietta Mazzoldi, direttrice del Servizio psicologico e da Stefano Benvenuti del reparto di Gastroenterologia diretto da Lucia Piazzi. «Un grazie ai professionisti - spiega il direttore medico Flavio Girardi - riusciti in un periodo di contrazione di risorse a portare avanti una nicchia d’eccellenza». «Un riconoscimento importante quello rilasciato a marzo al San Maurizio - hanno spiegato ieri alla conferenza stampa di presentazione l’assessore alla sanità Martha Stocker ed il direttore sanitario dell’Asl, Oswald Mayr: «Ricordiamo che in Italia solo 27 strutture hanno ottenuto il riconoscimento e che si stima che in Alto Adige vivano 3.500 soggetti adulti affetti da obesità grave. Resta da dire che l’intervento chirurgico si sceglie quando sono fallite tutte le altre strade». Diete comprese. Spesso la scelta dell’operazione s’impone quando l’obesità implica la concomitanza di complicanze come il diabete di tipo 2 (26%), l'ipertensione arteriosa (51%), l’artrite (40%) e il tumore (52%, specialmente all’esofago, alla mammella e al colon. Essere obesi comporta infatti una significativa riduzione delle aspettative di vita. Rispetto ad un soggetto normale l’aspettativa può ridursi fino a 8 anni e fino a 19 anni se questa presenta altre patologie come il diabete e problemi cardiovascolari. Va detto tuttavia che la chirurgia – da sola – non garantisce un'automatica e sicura guarigione, ma rappresenta ad oggi un efficace strumento di supporto alla necessità e alla determinazione della persona obesa di perdere chili in più e di riuscire a mantenere il risultato nel lungo periodo, obiettivo quest'ultimo molto difficile da raggiungere con il solo approccio comportamentale. Le stime ci dicono che almeno i due terzi dei soggetti obesi patologici che hanno scelto un intervento bariatrico riescono a non recuperare almeno il 50% del peso in eccesso nell'arco di 10 anni e oltre quando sono motivati a farlo e aderiscono alla terapia. Gli interventi eseguiti a Bolzano sono di tre tipi: gastric bypass, bendaggio gastrico regolabile e sleeve gastrectomy. Il bypass gastrico consiste nella creazione di una ”piccola tasca gastrica” alla quale viene “abboccata” un‘ansa intestinale per ottenere una tasca gastrica, grande quanto una tazzina di caffè che può contenere solo limitate quantità di cibo, che “imbocca” una nuova strada “saltando” (bypass) lo stomaco, il duodeno ed il primo tratto dell’intestino tenue. Il sistema di bendaggio gastrico consiste nel posizionamento di un anello di silicone attorno alla parte superiore dello stomaco per via laparoscopica per ridurne le dimensioni. La sleeve gastrectomy è invece un intervento eseguibile con tecnica laparoscopica che prevede l’asportazione di una gran parte dello stomaco tramite una resezione, realizzata con l’ausilio di suturatrici meccaniche.

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