Coppia con 4 figli in testa alla lista Ipes ma a rischio sfratto

Lei è di Egna, lui di Palermo e lavora alle Acciaierie Hanno 32 punti e attualmente vivono in via Marconi a Laives


di Massimiliano Bona


LAIVES/EGNA/BOLZANO. Giuseppe è un operaio specializzato delle Acciaierie e ha 31 anni, sua moglie Jessica ne ha 27 ed è nata è cresciuta in Alto Adige. Sebbene siano giovanissimi hanno già quattro splendidi bambini: Gaia ha 7 anni, Nathan ne ha 4, Allison 2 e la più piccola, Mathilde, solamente 7 mesi. Attualmente vivono in affitto in un appartamento di via Marconi a Laives e pagano 940 euro al mese. Troppi, tanto che è bastato un problema (poi risolto) all’ultimogenita per non far quadrare i conti.

«Non abbiamo pagato due mensilità, ma siamo pronti a metterci in regola. Anche subito. Il problema è che il padrone di casa ci ha intimato lo sfratto con un semplice sms. Francamente - spiega Giuseppe, palermitano d’origine - non so nemmeno se sia legale. Dal Tribunale non ci sono arrivate raccomandate o decreti ingiuntivi. Dovremmo lasciare l’alloggio martedì 4 aprile ma non sappiamo dove andare. Io facendo la notte e il secondo turno arrivo a guadagnare massimo 2000-2200 euro, ma la famiglia è numerosa...».

Una famiglia di sei persone, che non ha esitato a bussare anche alla porte dell’Ipes. Jessica ha fatto domanda a Laives ed ha accumulato addirittura 32 punti (è terza in graduatoria), mentre Giuseppe l’ha fatta a Bolzano, dove lavora, ed ha poco più di venti punti.

«Abbiamo fatto la prima domanda nel 2012 - racconta Jessica - e da allora siamo continuamente saliti in graduatoria. Adesso siamo terzi, ma la speranza di ottenere un alloggio dell’edilizia sociale sembra ancora ridotta al lumicino nonostante io sia nata e cresciuta in Alto Adige, per la precisione ad Egna».

Giuseppe sottolinea come il fatto di avere quattro figli sia frutto di una precisa scelta e non del caso. «Vengo da una famiglia numerosa e mi sono sempre trovato bene, mia moglie ha un fratello ma ha sempre sognato di essere circondata dai bambini. Ho anche cercato di verificare se ci fossero o meno le condizioni per acquistare una casa ma mi hanno detto in Provincia che guadagno troppo poco. Mi sembra un’assurdità visto che pago comunque 940 euro al mese. Come pago l’affitto potrei anche pagare la rata del mutuo».

Adesso Jessica ha un po’ di paura perché teme di finire in strada con quattro bambini piccoli. «A Laives mi è stato detto che non è nemmeno in programma la costruzione di alloggi dell’edilizia abitativa agevolata. Ma a noi, in base agli standard previsti dalla legge, ne servirebbe uno di oltre cento metri. In realtà siamo pronti ad adattarci anche ad altre soluzioni. Poco importa se a Laives, a Bolzano, a Vadena o altrove. Basta che qualcuno si affretti a darci una risposta».

Intanto il primo obiettivo è quello di evitare lo sfratto (regolare?) di martedì prossimo e prendere un po’ di tempo.

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