Corona ignora i giudici bolzanini

Il paparazzo è stato citato a giudizio per la vicenda dell’auto ma non ha mai voluto difendersi


di Mario Bertoldi


BOLZANO. Fabrizio Corona, il cosiddetto «re dei paparazzi» italiani, non ha mai avviato alcun tipo di contatto con la Procura della Repubblica di Bolzano , nemmeno dopo la notifica - andata a buon fine - dell’avviso di conclusione indagine in base al quale lo stesso Corona avrebbe potuto chiedere di essere sentito dal magistrato per difendersi dall’accusa di appropriazione indebita. In realtà Corona (che anche ieri al telefono si è dimostrato alquanto scortese) non sembra per nulla preoccupato della vicenda giudiziaria che lo porterà davanti al tribunale di Bolzano in novembre.

La citazione diretta davanti ai giudici è stata firmata dal sostituto procuratore Giancarlo Bramante a cui era stato affidato alcuni mese fa il fascicolo relativo al mancato pagamento di circa 5800 euro per il noleggio di un’autovettura di lusso, una Audi A8. A presentare formale querela per appropriazione indebita è stata, ancora sette mesi fa, la ditta «Daniel Camper» di Bolzano, specializzata per l’appunto nel noleggio di auto di lusso. La vicenda è stata raccontata in più occasioni anche dalla trasmissione tv «Le Iene» di Italia 1 che sono tornate ad occuparsene proprio la scorsa settimana. L’avviso di conclusione indagine, che prelude alla citazione direttamente davanti al tribunale, aveva raggiunto Corona circa una quarantina di giorni fa. L’indagato non ha ritenuto di farsi vivo con il magistrato ma in televisione, davanti agli inviati delle «Iene» ha inscenato un...siparietto poco simpatico con aggressione fisica e coinvolgimento di un maresciallo dei carabinieri, perentoriamente invitato ad intervenire in divisa davanti alle telecamere per sostenere che, a suo avviso, non si poteva individuare - nella condotta di Fabrizio Corona - alcun tipo di reato.

In realtà la procura della Repubblica si è dimostrata di avviso diverso. L’intervento del sottufficiale dei carabinieri non è passato inosservato anche perchè obbiettivamente è parso completamente inopportuno in relazione alla sussistenza o meno del reato (la competenza è della magistratura) e anche lesivo dell’immagine e della dignità dell’Arma posto che nel filmato al maresciallo in questione Fabrizio Corona sembra essere in grado di imporre un intervento «chiarificatore» in pochi minuti e, per di più, in divisa.

Ovviamente la citazione diretta a giudizio non riguarda l’episodio del sottufficiale (se ne occuperà probabilmente il comando dell’Arma di Milano) nè le 25 contravvenzioni stradali che sono state notificate alla «Daniel Camper» per ripetute violazioni del codice della strada nei giorni di noleggio dell’autovettura.

E’ molto probabile che le multe saranno al centro di un procedimento di natura civilistica se Fabrizio Corona dovesse decidere di non risarcire il noleggiatore. Per il momento però, in sede penale, il noto fotografo di personaggi vip dovrà rispondere unicamente di appropriazione indebita. E’ molto probabile che la ditta di noleggio (che ottenne la restituzione dell’auto solo dopo la querela) si costituisca parte civile.

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