Bolzano

Corso Libertà, percorso a ostacoli fino al 15 luglio 

Nel tratto fra piazza Gries e piazza Mazzini auto costrette a viaggiare sui marciapiedi a causa dei lavori per il teleriscaldamento: carreggiata ridotta e lunghe code nelle ore di punta



BOLZANO. Corso Libertà è un mezzo inferno. Scavi, caldo, buche, cingolati. Mezzo perché questo girone riguarda il suo secondo tratto, da piazza Mazzini a piazza Gries. Ma basta, e avanza. Ieri, in una normale mattina di giugno, già torrida di suo, il termometro saliva di un bel po’ di gradi nel passare di fianco al cantiere.

E le auto? Strette in cunicoli che costringevano a passaggi di precisione. In alcuni tratti, visti gli ostacoli che riducevano le due corsie rimaste, i van erano costretti a salire sui marciapiedi. Perché funziona così: dal lato che corre verso Gries c'è l’occlusione dovuta alla ciclabile appena definita ma comunque percorribile con prudenza e soprattutto agli scavi per il teleriscaldamento; dal lato che conduce in piazza Mazzini, invece, le trincee di cantiere erano ancora presenti a fianco dei portici tanto da lasciare pochi centimetri di possibili manovre . Insomma, due binari. In Comune allargano le braccia: «La nuova ciclabile è il meno. Quella è ormai fatta. Ma i lavori per le tubazioni del teleriscaldamento non li si poteva rimandare». Su un versante erano stati effettuati lo scorso anno, sull’altro tocca a questa estate.

Stefano Fattor ammette l’inevitabilità della situazione: «L’alternativa quale poteva essere? Dare il via al cantiere tutto insieme, su un lato e sull'altro. Ma saremmo stati costretti a chiudere corso Libertà per sei mesi ...».

Per l'assessore alla viabilità questa soluzione consente in ogni caso la percorribilità sulle due corsie di marcia.

Certo, non sono giornate semplici. In alcune ore, i pendolari che giungono dalla tangenziale impropria di via Vittorio Veneto trovano spesso file di auto ferme ad attenderli all’imbocco del corso perché procedere in avanti è difficile e, in ogni caso, avanzare impone una prudenza inedita in questo contesto, visto che ad ogni metro si sfiorano i cantieri. O le auto che giungono in senso inverso. Questa del teleriscaldamento è una geografia che sta percorrendo Bolzano da anni. Farà risparmiare energia, è il futuro.

Ma il presente sono le conseguenze del suo passaggio di strada in strada. Sul corso lo schema del suo avanzamento si è intersecata con la costruzione della nuova ciclabile e questo ha prodotto le immagini di corso Libertà sotto assedio. Una procedura, questa della cantierizzazione in sinergia, che il municipio persegue da tempo: una volta che si scava per un progetto, si approfitta per farne procedere un altro, così si risparmia tempo e denaro. Ma a volte la sovrapposizione è al limite.

Quando finirà, almeno sul corso? «Il calendario, quello definito con gli ultimi parametri ci dice entro il 15 luglio».

Ancora un paio di settimane dunque . Per finire la posa delle tubazioni e per riasfaltare e ricubettare tutti i tratti. Poi, si spera, la trafficata arteria doverebbe ritornare alla normalità, in attesa più in su, nel tratto verso ponte Talvera, dell’inizio del lavori per la realizzazione del parcheggio di piazza della Vittorie.













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