CORTACCIA

Cortaccia, la Schiava torna protagonista

Dopo qualche anno in sordina questa varietà torna a fare incetta di premi in Alto Adige



CORTACCIA. Cantina Cortaccia ha raggiunto l’Olimpo della Schiava, raccogliendo recentemente tre riconoscimenti prestigiosi in Alto Adige. La cosa straordinaria è che i premi sono stati attribuiti a tre differenti vini Schiava della stessa annata, a riprova che l’altissima qualità rappresenta il filo rosso dell’intero assortimento di Cantina Cortaccia.

Fino agli anni Ottanta, è stata la Schiava a dominare su tutte le varietà autoctone dell’Alto Adige. Da allora, c’è stato un cambiamento di tendenza e le coltivazioni di questa varietà sono state drasticamente ridotte. Da qualche anno a questa parte, questo uvaggio ha avuto una notevole rinascita ed ha acquisito nuovamente un valore nel mondo del vino. “Anche noi, in primis, abbiamo eliminato delle piantagioni, ma solo quelle situate in aree che non rappresentavano l’ideale zona di coltivazione della Schiava”, spiega Othmar Donà, enologo di Cantina Cortaccia. “La Schiava ama il calore, ma non quello eccessivo. Da noi a Cortaccia, la Schiava trova il suo luogo ideale tra 300 e 380 metri di altitudine. I terreni sono ghiaiosi e i pendii sono orientati a sud-est”.

E’ decisivo anche il momento della vendemmia ed una regolazione mirata delle quantità. “Infine, lasciamo maturare i nostri vini Schiava in grandi botti di legno, in modo che raggiungano le giuste rotondità, morbidezza ed armonia”. L’alta qualità e profonda conoscenza dei vini rossi di Cantina Cortaccia, in questo caso dei vini Schiava, è stata riconosciuta recentemente anche dai membri della giuria dei più celebri premi in ambito vinicolo dell’Alto Adige. Tre vini Schiava dell’annata 2015 hanno infatti ottenuto degli importanti riconoscimenti. La Schiava Grigia Sonntaler ha raggiunto un risultato che nessuna cantina in Alto Adige è mai riuscita ad ottenere, aggiudicandosi l’”Autochtona Award” nella categoria “Terroir”. Il Lago di Caldaro Scelto Classico DOC è stato eletto invece Schiava dell’anno, ottenendo l’ambito “Trofeo Schiava”, mentre la Schiava Grigia di Cantina Cortaccia è stata scelta come “Schiava delle Dolomiti 2016”. “Questi riconoscimenti sono per noi un grande onore, considerato anche il valore che la Schiava ha da noi in cantina”, dichiara Donà. “Circa il 17,7 per cento della nostra produzione vinicola proviene da questo uvaggio”. Diversamente rispetto a una volta, il focus è tutto sulla qualità. “Vogliamo mostrare la parte migliore di questa varietà”, conclude l’esperto enologo della cantina.













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