Costi della politica, il Consiglio potrebbe farli lievitare

BOLZANO. Il paradosso è da ieri sotto gli occhi di tutti i capigruppo provinciali. L’adozione in Alto Adige del decreto Monti del 2012, che si prefiggeva il taglio dei costi della politica, rischia...



BOLZANO. Il paradosso è da ieri sotto gli occhi di tutti i capigruppo provinciali. L’adozione in Alto Adige del decreto Monti del 2012, che si prefiggeva il taglio dei costi della politica, rischia di provocare una impennata delle spese. E questo perché il decreto prevede benefit e misure mai introdotti in Alto Adige, che il disegno di legge provinciale potrebbe recepire. Ne hanno discusso ieri i capigruppo con il presidente del consiglio provinciale Thomas Widmann, che si è impegnato a portare in aula il testo scritto in aprile. Un primo obiettivo è ridurre le indennità della giunta e dell’ufficio di presidenza. Il decreto prevede una indennità massima di 13.800 euro lordi per il presidente provinciale (oggi 19.215 euro lordi) e il presidente del Consiglio e 11.100 euro lordi per i consiglieri. La proposta di Widmann prevede una sorta di escamotage per evitare di tagliare troppo lo stipendio di Kompatscher e assessori: una porzione della indennità di carica verrebbe inserita come rimborso spese forfettario esentasse. In questo modo si arriverebbe ai 13.800 euro lordi, ma il netto sarebbe più alto del previsto. La stima è che Kompatscher possa arrivare a 8-9000 euro netti, con una perdita di circa 2 mila euro. L’impennata dei costi arriverebbe invece dalla ipotesi, prevista nel Monti, di versare una indennità aggiuntiva fino a un massimo di 1000 euro a presidenti di commissione e capigruppo. I consiglieri perderebbero in compenso i rimborsi spese provinciali per le missioni, tra cui 8000 chilometri all’anno. Infine il problema dei collaboratori dei gruppi. La riforma costituzionale in approvazione prevede la cancellazione dei finanziamenti regionali ai gruppi. Due ipotesi allo studio: il Consiglio assume i collaboratori o, come in altre Regioni, viene concesso un bonus di 57 mila euro ad ogni consigliere per il proprio assistente. Ma oggi i collaboratori sono molto meno numerosi.













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