Crisi Solland Silicon: firmato l'accordo con la dirigenza, sospesa la protesta sull'areale dell'azienda
In attesa dell'arrivo dei cinesi è stato accettato il piano di rientro proposto dal titolare Massimo Pugliese per saldare le retribuzioni non pagate
MERANO. La possibile acquisizione della Solland Silicon ad opera di un imprenditore straniero - probabilmente cinese - lascia aperta la speranza dei lavoratori della fabbrica di Sinigo. Nell’incontro di ieri a Bolzano, alla presenza dell’assessora provinciale Martha Stocker, della Rsu e dei rappresentanti sindacali è stato raggiunto un accordo con la dirigenza dell’azienda
Accettato il piano di rientro proposto dal titolare Massimo Pugliese per saldare le retribuzioni non pagate. "È un obiettivo di tutti fare in modo che l'azienda di Sinigo possa continuare la sua attività e che vengano salvaguardati i posti di lavoro", ha ribadito l'assessora Stocker dopo l'incontro.
A breve dovrebbero concretizzarsi gli ulteriori pagamenti ai lavoratori da parte della proprietà. A fronte di questo intervento, a fine mese i dipendenti della Solland Silicon sospenderanno le azioni di protesta sull'areale dell'azienda. In una seconda fase dovrebbe ripendere la produzione di silicio. Esclusa dalle trattative Caterina Foti, che ha preannunciato ricorso per far valere il suo diritto a trattare.