BOLZANO. «Essere in prima linea sempre, ovunque e per chiunque si trovi in una condizione di vulnerabilità». Questo è il motto della Croce Rossa che ieri ha festeggiato la giornata internazionale a lei dedicata in piazza della Vittoria, dove la sezione provinciale ha allestito diversi tendoni informativi aperti a tutta la popolazione. «Quest'anno abbiamo scelto come slogan "È una questione di vita o di morte" – spiega Erwin Kob, delegato provinciale per il ristabilimento dei contatti familiari –. In pratica vogliamo sensibilizzare la popolazione, le istituzioni e le forze armate sulla protezione degli operatori umanitari nelle zone di conflitto armato, perché negli ultimi anni c'è stata un'escalation di violenza contro tutte le associazioni. Solo quest'anno, in quattro mesi, sono stati già uccisi 53 operatori; mentre dallo scoppio della Primavera Araba abbiamo avuto 2020 operatori coinvolti tra cui 684 morti».

In piazza si sono visti diversi stand, tra cui uno dedicato alla protezione degli operatori nelle zone di conflitto, uno col “Safe point”, generalmente allestito in tutte le zone di sbarco o di confine per assistere i migranti in transito e le persone non accolte dai centri d'accoglienza, e un gazebo con una piastra che simula il terremoto, per far capire cosa si prova a convivere ogni giorno con questa calamità naturale. «Le mansioni che svolgono gli operatori sono molteplici – racconta Monika Schivari, presidente del consiglio direttivo della Croce Rossa altoatesina – siamo circa 40 dipendenti e 700 volontari e ci occupiamo di attività che vanno dal soccorso in ambulanza alla rianimazione in ospedale, dalla prevenzione delle dipendenze alla promozione dello sviluppo dei giovani. Da poco è partito un progetto che riguarda ragazzini della fascia dagli 8 ai 13 anni e mira a farli avvicinare all'attività dell'associazione, facendoli accompagnare in questa crescita dagli altri giovani volontari». La Croce Rossa opera al fianco di tutte le persone emarginate o bisognose, le assiste e contribuisce a rendere possibili le soluzioni più opportune per aiutarle. I volontari presenti ieri in piazza Vittoria sono l'esempio dello spirito dell'associazione, che mira al fare e all'aiutare. (gm)

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