Cultura, Bolzano reagisce «Sbagliato contrapporre la città alla periferia» 

I tagli. L’assessore comunale alla Cultura chiede un incontro urgente a Vettorato «Bisogna chiarire subito la loro linea. La comunità italiana non ha bisogno di divisioni»


Francesca Gonzato


Partirà oggi una richiesta di incontro urgente con l’assessore Giuliano Vettorato (Lega). Il tema sono le strategie dell’assessorato provinciale alla Cultura rispetto al capoluogo. La richiesta di incontro arriva dall’assessore comunale Juri Andriollo (Pd), che di cultura appunto si occupa e ha una serie di tavoli aperti con Vettorato e la Provincia, dalle grandi opere (polo museale e bibliotecario) all’attività culturale. «Il ridimensionamento delle attività del Centro Trevi è un errore, voglio capire se ci fermiamo qui o se è solo l’inizio, come temo e come lo stesso vice presidente Vettorato lascia intendere», esordisce Andriollo. Nella sua intervista con il nostro giornale Vettorato ha ribadito l’internalizzazione del servizio al Trevi e nei Centri multilingui di Bolzano e Merano, oltre alla chiusura del progetto «Nel cerchio dell’arte». Ciò che verrà risparmiato, annuncia Vettorato, verrà destinato alle associazioni della periferia, che «si sono sentite trascurate», mentre «Bolzano ha moltissimo». E si torna alla dialettica capoluogo/periferia. «La bellezza e la partecipazione di uno spettacolo al parco delle Semirurali: tutto questo Bolzano e i nostri quartieri non se lo faranno scippare da un assessore provinciale alla Cultura che vuole solo dividere i territori, invece di fare rete e unire», annuncia Andriollo, «Sono colpito dalle parole di Vettorato. Gli chiederò un incontro urgente».

Cosa l’ha colpita nelle parole di Vettorato?

Sembra che si voglia instaurare una contrapposizione tra territori che la comunità italiana non sente e non vuole. Non accettiamo il gioco di mettere la nostra città contro Laives, Merano o Bressanone e viceversa. Nella politica che gioca sulla ricerca dello scontro, sembra che sia arrivato il turno di additare Bolzano come il nemico, che riceve troppe risorse e va ridimensionato. È inaccettabile. Bolzano non ottiene più degli altri, anzi avrebbe bisogno di maggiori investimenti per la cultura, che è la gamba su cui si regge la comunità, la consapevolezza, l’identità. Il vicepresidente Vettorato dovrebbe costruire reti tra diverse amministrazioni, come è stato fatto in passato, non cercare di dividere la comunità.

Vettorato assicura che le fondazioni culturali e le biblioteche non verranno toccate.

Vedremo. Intanto i tagli sul bilancio provinciale della Cultura italiana ci sono già, inseriti nel bilancio 2019, e solo in luglio la situazione dovrebbe essere sanata. Speriamo. Quanto al 2020, è una incognita. Mi aspetto che la Lega di Bolzano difenda il capoluogo.

La Lega punta a eleggere il prossimo sindaco.

Iniziamo bene. Oggi è il Trevi, domani che cosa?

Cosa rappresenta il Centro Trevi per Bolzano?

Un punto di riferimento, con tutti i suoi servizi. Ed è grave la chiusura del progetto «Nel cerchio dell’arte», lì ospitato: ci ricordiamo le mostre di questi anni con prestiti importantissimi dei musei? Il Trevi si è caratterizzato come polo delle coordinate culturali che poi venivano portate sul territorio, termine che preferisco a “periferie”. Altro che tagli, il Trevi va potenziato: la cultura non può essere vista solo come numeri.

Vettorato presenterà le proprie linee. Rivendica di non essere interessato a proporsi come una sorta di Tommasini bis. Non è legittimo?

Nessuno glielo chiede. Ma un punto sia chiaro: Bolzano è il capoluogo, non una città tra tante. Grazie alla Lega dobbiamo ricominciare la battaglia per il riconoscimento di Bolzano? Finalmente con il sindaco Caramaschi e il presidente Kompatscher siamo arrivati a dare la giusta visibilità alla città, non siamo disposti a farci ricacciare alla contrapposizione città/vallate.

Vi risulta un malessere delle associazioni degli altri centri?

Al contrario. Ricordo che il Teatro stabile di Bolzano porta gli spettacoli ovunque. Un bravo assessore deve aggiungere non togliere. Non parlo solo di soldi, contano le propose.

Museo di Ötzi, Polo Bibliotecario, espansione del Museo Civico, Comune e Provincia hanno molti progetti di cui discutere.

E il Bolzano Festival, l’orchestra Haydn...Serve un chiarimento sulla direzione dell’assessorato.

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