solidarietà

Cure mediche, bucato e doccia: a Bolzano aprirà un ambulatorio per i senzatetto  

La San Vincenzo tedesca aprirà in via dei Cappuccini uno spazio nato da una idea dell’ex primario Mayr. Il servizio di igiene, senza costi e totalmente anonimo, prevede anche una visita e la distribuzione di vestiti nuovi


Aliosha Bona


BOLZANO. «Ai senzatetto è importante garantire un tetto e un pasto caldo. Ma alle cure mediche chi ci pensa?». Un paio d’anni fa Oswald Mayr - una vita passata tra le corsie d’ospedale - si interrogava su come assistere i meno fortunati. Dopo la fase più acuta della pandemia, il progetto che aveva in testa è finalmente pronto a partire: “Vinzishower” scatterà i primi di febbraio. Mancano solo gli ultimi ritocchi alla sede di via dei Cappuccini 6 messa a disposizione dalla San vincenzo tedesca. Poi il centro aprirà le proprie porte a chiunque ne abbia bisogno: si potranno fare la doccia, il bucato ed eventualmente sottoporsi a una visita medica.

Nascerà un vero e proprio ambulatorio di prima assistenza sanitaria, ovviamente gratuito. A renderlo possibile sono (anche) i dieci volontari che hanno già sposato il progetto. «Siamo molto soddisfatti dell’interesse ricevuto, possiamo già contare su un buon numero di persone», spiega Mayr, ora in pensione dopo essere stato direttore sanitario della Asl e primario del reparto di terapia intensiva dell'ospedale di Bolzano, «lo sforzo fatto finora però non basta. Ci mancano gli infermieri, che svolgeranno un ruolo fondamentale. Daranno consigli su come gestire la propria igiene e prevenire malattie. In caso di necessità, gli infermieri potranno indirizzare i senzatetto a degli specialisti».

L’anonimato

I senzatetto saranno seguiti passo dopo passo. L’unico “sforzo” iniziale è dato dalla prenotazione, che dovrà pervenire personalmente o al telefono della San Vincenzo tedesca. L’associazione si è attivata in tempi record su impulso di Mayr. Ha tracciato le linee guida di un progetto che mira a dare dignità a chi ne ha bisogno. Tutto in forma anonima: «Non vogliamo sapere la storia, né il nome di chi usufruirà del nostro servizio», precisa Josef Haspinger, presidente della “San Vincenzo” tedesca, «Si può quindi decidere di prenotarsi con un’identità fittizia, così da tutelare al massimo la privacy. E ci tengo a precisare che chiunque può accedervi, senza distinzioni di reddito, povertà o quant’altro. Sempre che sia qualcosa di necessario chiaramente».

Cosa prevede

Il servizio di “Vinzishower” - proprio come dice la denominazione - partirà con 30 minuti di doccia. La struttura sarà accessibile per una persona alla volta, a giorni alterni per uomini e donne. Oltre al bucato dei propri vestiti, ne verranno regalati di nuovi, a seconda delle esigenze (e della disponibilità). «Alcune ditte locali ci aiutano nella distribuzione dei capi», conferma Haspinger, «A fine servizio è prevista la visita medica. Anche in questo caso, l’infermiere di turno prenderà in considerazione i problemi e le richieste della persona». A quel punto, i medici offriranno esami gratuiti, ma non è prevista la prescrizione di farmaci.

«Vinzishower» pensa di aprire alle 9 e chiudere alle 17. Con una buona dose di flessibilità in base all’andamento e alla richiesta. Ma si tratta di un passo ulteriore nei confronti di migranti e senzatetto, in una stagione – quella dell’emergenza freddo - cominciata con la tragedia di Mostafa, il 19enne morto di freddo. E proseguita con l’aggiunta di oltre 100 posti letto tra l’ex Alimarket e la caserma Mercanti di Appiano.

©RIPRODUZIONE RISERVATA.













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