Curon, un cubo al posto del rifugio Pio XI

Il rifugio Pio XI sarà demolito: al suo posto la Provincia realizzerà un nuovo cubo che spunterà fuori terra per tre piani, in gran parte in legno



CURON VENOSTA. Nei giorni scorsi la ripartizione opere pubbliche ha avviato la gara per la progettazione definitiva del rifugio di montagna che si trova posizionato a 2.544 metri sul livello del mare. Il caratteristico edificio esistente verrà completamente raso al suolo e di caratteristico sul pianoro lungo le pendici della Pallabianca rimarranno solamente la chiesetta e la stazione di arrivo della teleferica per il trasporto dei materiali. La Provincia conta di spendere, per rifare il rifugio, un milione e 240 mila euro oltre alle spese di progettazione (112 mila).

Il nuovo rifugio Pio XI avrà un piano interrato con stube e locali tecnici oltre che magazzini, un piano terra adibito a sala ristorante, quindi al primo piano otto stanze da otto letti ciascuna con servizi in comune e nel sottotetto altre sei stanze da due o da un letto singolo. Attualmente il rifugio è raggiungibile solamente a piedi e questo dovrà rimanere anche in futuro l'unica possibilità di collegamento, eccezion fatta per il trasporto materiali, che continuerà a svolgersi con la funicolare. Il 18 aprile la ripartizione opere pubbliche aprirà le offerte che nel frattempo saranno pervenute per la progettazione.

Dalla aggiudicazione, il progettista avrà tempo 150 giorni per presentare lo studio definitivo. Quindi si passerà all'appalto dei lavori. Il via libera alla demoricostruzione del rifugio Pio XI arriva in concomitanza con quello rilasciato dalla giunta provinciale per altri due interventi in alta quota al rifugio Vittorio Veneto in valle Aurina e al rifugio Ponte di ghiaccio a Selva di Molini.













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