Cusumano: sulla sicurezza dati positivi 

Il commissario del governo soddisfatto anche dei risultati ottenuti nella gestione dell’emergenza sui migranti



BOLZANO. «La sicurezza? È uno dei dati che in Alto Adige non possono che essere confortanti perchè la statistica dimostra come i reati in generale in provincia di Bolzano siano generalmente in calo. Dobbiamo però capire come mai molti cittadini abbiamo una percezione diversa e ritengano che, al contrario, in materia di sicurezza la situazione sia peggiorata. Ma non è così». È un quadro sostanzialmente positivo quello delineato dal commissario del governo Vito Cusumano che ieri ha fatto visita in redazione al nostro direttore Alberto Faustini. È vero che ci sono alcuni episodi allarmanti (come ad esempio quello relativo al pestaggio del custode del teatro in piazza Verdi da tre ladri nordafricani) ma nel complesso la realtà altoatesina è decisamente buona anche sotto il profilo della sicurezza. «Credo che qui in Alto Adige l’attenzione del cittadino sia più elevata che altrove - ha puntualizzato il prefetto - e questo è molto positivo. La gente qui è abituata a fare la sua parte». Anche per i mercatini dell’Alto Adige, non solo quello di Bolzano, sono state fatte scelte adeguate per garantire sicurezza (si attendono circa 500 mila visitatori) ed il commissario del governo è tranquillo e soddisfatto. E sotto il profilo politico e istituzionale qual è il giudizio del prefetto sulla situazione altoatesina? «La Provincia di Bolzano è giustamente spesso presa a modello - ricorda - per efficienza e sviluppo nell’ambito delle prerogative dell’autonomia. A me piace molto la nostra Costituzione che riconosce il valore delle autonomie». L’incontro in redazione ha permesso di scambiare qualche battuta anche sul ruolo e l’importanza dell’informazione. Anche per la prefettura la comunicazione con i cittadini è importante. «Abbiamo un sito istituzionale - ricorda il prefetto Cusumano - su cui inseriamo tutte le comunicazioni importanti. Personalmente leggo molto i giornali anche al di là della notizia in sè sulla quale spesso, sulle cose più importanti, siamo informati in anticipo proprio a livello istituzionale. A me piace andare alla ricerca dell’opinione della gente». E proprio dall’opinione della gente è più volte emerso che, al di là dei dati statistici, la gente anche a Bolzano e in Alto Adige si sente meno sicura rispetto a qualche anno fa. Lo ha rilevato in più occasioni anche il sindaco di Bolzano Renzo Caramaschi. «Bisogna anche verificare - puntualizza il prefetto - se si parli di sicurezza o di degrado del contesto urbano di alcune zone della città. Qualche volta si fa confusione sotto questo profilo. Su questo punto mi sono più volte chiesto cosa si possa fare per far percepire più sicurezza ai cittadini. Forse è necessario dare risposte in modo più collegiale, più ampio». Inevitabilmente il discorso scivola anche sul tema migranti. «Anche in questo caso penso che siamo a buon punto - dice il dottor Cusumano - nel senso che dopo le difficoltà riscontrate la scorsa estate per gli sbarchi massicci ora la situazione è più tranquilla grazie all’azione messa in campo dal governo a livello internazionale. Per Bolzano la situazione è ancora un po’ squilibrata per il maggior carico di assistenza ma negli ultimi tre mesi anche altri Comuni hanno iniziato a fornire un contributo maggiore».

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