Da Kompatscher forti dubbi sull’eventuale ricostruzione 

Il sopralluogo. Il governatore altoatesino: «L’area è “zona rossa”, ovvero non è possibile edificare. L’albergo era in regola in quanto pre-esistente. Adesso la parola passa ai tecnici»



Bolzano. non appena messo al corrente dell’accaduto il presidente della provincia si è recato sul posto. insieme all’assessore arnold schuler. e arno kompatscher avanza forti dubbi sul fatto che l’hotel in futuro possa essere ricostruito dove è rimasto per decenni. «abbiamo potuto verificare che non ci fossero persone sotto la frana e le macerie dell’hotel e adesso con calma bisogna verificare bene», spiega il governatore. «l’area era classificata come zona rossa, ovviamente l’albergo era già pre-esistente e quindi è tutto in regola. ma adesso occorre vedere che cosa si possa fare di questa struttura», ancora kompatscher. «tutti i tecnici, dai geologi a chi si occupa di statica, dovranno analizzare bene la situazione per dire che cosa si può salvare, quanto si possa recuperare ed eventualmente in quale direzione si potrà andare in futuro. dipende anche dalla situazione di tutto il pendio. ripeto la zona era già stata dichiarata come non più edificabile in futuro e quindi bisogna capire cosa si farà della struttura esistente», evidenzia il presidente della giunta provinciale, che poi sottolinea: «fortunatamente, l’albergo era chiuso per l’emergenza covid, altrimenti poteva essere una strage». e l’assessore alla protezione civile, arnold schuler parla di «un vero miracolo». in effetti la pandemia ha tenuto chiuso il ristorante ed anche l’albergo non era stato riaperto. inoltre la passeggiata sant’osvaldo bloccata per frana ha fatto sì che nessuno fosse presente, se non la famiglia zisser. ma - per fortuna - nell’ala dell’hotel risparmiata dalla catastrofe.

Il direttore d’intervento del corpo permanente dei vigili del fuoco di bolzano, christian auer, ha chiamato sul posto una squadra di cani da ricerca, utilizzando anche strumentazioni per percepire eventuali voci provenienti dalla zona sepolta dai detriti. un escavatore a benna in stand-by, era inoltre presente per poter intervenire immediatamente in caso di necessità.M.D.













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