ultimi lavori a maso della pieve

Da Laives fino in Stazione pedalando sulla ciclabile

BOLZANO. Da Laives dritti fino in stazione a Bolzano, il tutto pedalando esclusivamente su una pista ciclabile in sede protetta. Laives ha fatto la sua parte, terminando i lavori fino al confine con...


di Davide Pasquali


BOLZANO. Da Laives dritti fino in stazione a Bolzano, il tutto pedalando esclusivamente su una pista ciclabile in sede protetta. Laives ha fatto la sua parte, terminando i lavori fino al confine con il capoluogo. Bolzano, dopo aver terminato a inizio 2016 la nuova pista ciclabile di via Claudia Augusta, ora si appresta a completare l’ultimo tratto del collegamento ciclabile, ovvero l’anello mancante: dal confine di San Giacomo di Laives fino agli impianti sportivi di Maso della Pieve. Ottocentomila euro per realizzare oltre mezzo chilometro di nuova pista. I lavori prenderanno il via a metà settembre e dureranno circa sette mesi.

Laives ha terminato i compiti a casa a marzo del 2016, completando la pista ciclabile fino a San Giacomo, esattamente fino al confine della zona di propria competenza. Bolzano, con la rete esistente di ciclabili, permette già ora di partire dai Piani o dalla Stazione e pedalare sempre su sede protetta fino a Maso della Pieve. Lo si può fare dalla primavera di quest’anno, dopo il completamento dell’asse ciclabile lungo via Claudia Augusta. Mancano seicento metri, da Maso della Pieve fino al confine con Laives. Oltre mezzo chilometro molto trafficato, specie nelle ore di punta. Una sorta di imbuto, almeno nel tratto dei cimiteri, militari e civile. E allora, in pochi si arrischiano a percorrerlo in bici. In futuro, potranno farlo in sicurezza.

«Abbiamo in appalto la ciclabile: abbiamo invitato dieci ditte, a breve ci manderanno le offerte. Contiamo di iniziare i lavori nella seconda metà di settembre». Lo precisa l’ingegner Mario Begher, direttore dell’ufficio Infrastrutture e arredo urbano del Comune. L’appalto è di 830 mila euro e rotti, 230 mila dei quali per i soli espropri. I tempi: 214 giorni naturali consecutivi, ossia qualcosa più di sette mesi.

L’incognita maggiore ha riguardato le procedure di esproprio, durate sette-otto mesi. La ciclabile, infatti, nel primo tratto viaggerà sul lato di monte della strada, anche perché sul lato di valle ci sono i cimiteri militari austriaco italiano e poi quello civile, sui quali ovviamente non si può intervenire, mancando il marciapiedi. Sul lato di monte, però, molti sono i condomini e le proprietà private, dove si dovrà intervenire per ricavare lo spazio necessario per la pista (in totale 4 metri: 2,5 di ciclabile e 1,5 di marciapiedi). A fine lavori si dovranno ripristinare muretti, ringhiere eccetera. Dopo il cimitero, con semaforo su chiamata, si passerà sull’altro lato, a valle, dove si proseguirà fino al confine con San Giacomo. Qui ci si collegherà alla pista ciclabile realizzata dal Comune di Laives.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità