Dal cross alla strada, una passione infinita per le motociclette

Erivan lavorava come bidello serale alle scuole di via Parma Era cresciuto nel quartiere e viveva in viale Europa



BOLZANO. L’amore per le motociclette ha sempre accompagnato Erivan Esposto. Nato in Brasile e cresciuto a Don Bosco insieme al fratello Erik, era molto conosciuto in città e nel quartiere. Si era costruito una famiglia tutta sua con la moglie Tiziana Mori e i figli. Abitava in viale Europa nei condomini che si affacciano sul piccolo parco alle spalle dell’arco che ospita la sede degli Alpini. Una zona tranquilla che amava. I suoi amici si sono ritrovati ieri con le moto al distributore di benzina Ip di via Resia. Hanno voluto andare in gruppo a rendergli omaggio sul luogo della tragedia. Una rosa rossa a spezzare il grigio del guard rail davanti a quella sagoma bianca disegnata sull’asfalto dalla polizia che ha ricostruito la dinamica dello schianto. Lo hanno salutato così, in sella a quelle moto che amava moltissimo. «Per un periodo abbiamo vissuto nella stessa casa - racconta un suo amico - e ricordo che aveva una piccola moto da cross. Se la portava persino in stanza. Ci dormiva assieme. Ha alternato modelli da cross quando era ragazzo, poi per un periodo ha smesso. La Honda l’aveva comprata da pochissimo. Era molto contento dell’acquisto. Pochi giorni fa ho messo in vendita la mia moto: troppo aggressiva. Ho pensato che ci sarei morto in caso di incidente e invece le due ruote si sono portate via Erivan».

Un altro amico racconta l’ultimo incontro: «Sabato era appena andato a lavare la motocicletta al distributore di benzina di via Castel Firmiano. Non era salito fino ad Appiano, probabilmente era solo arrivato alla rotonda del Pillhof, per far asciugare la carrozzeria e stava tornado indietro quando è stato travolto dall’auto. Sabato pomeriggio ero con lui e gli avevo proposto di andare io a lavargli la moto. Non si era fidato perché ero in pantaloncini corti e ciabatte».

Esposto ha fatto diversi lavori in questi anni. Ha fatto il meccanico seguendo la sua grande passione ma era anche molto conosciuto come bidello dalle scuole primarie Martin Luther King e medie Alfieri.

«Era in servizio per i corsi serali - ricorda l’ex dirigente Laura Cocciardi - ed era una persona solare, sempre allegra e disponibile. Non ci siamo mai dovuti lamentare del suo operato: efficiente, preciso e con il sorriso». (a.c.)













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