Danni in via Moro, il Comune si oppone al decreto ingiuntivo

La giunta non verserà per ora gli undicimila euro dovuti Arrabbiati i residenti che chiedono il rimborso delle spese


di Bruno Canali


LAIVES. Nemmeno davanti ad una ingiunzione di pagamento emessa dal giudice, il Comune di Laives intende pagare almeno una prima parte dei danni causati ai condomini di via Aldo Moro, a Pineta monte, durante i lavori di costruzione del muraglione di contenimento per la zona Toggenburg 1. Al d là della "comprensione" espressa in consiglio a suo tempo dal sindaco Liliana Di Fede verso i danneggiati che attendono da 5 anni gli indennizzi intanto non si va e la conferma arriva dalla delibera della giunta di qualche giorno fa, con la quale si intende fare "opposizione al decreto ingiuntivo presentato dalla signora Michela Cassetta innanzi al tribunale di Bolzano, nominando difensore l'Avvocatura di Stato". La signora danneggiata dai lavori aveva dovuto spendere più di 11mila euro per sistemare danni che altrimenti avrebbero compromesso la stabilità dell'edificio a causa di infiltrazioni dovute a rotture di una guaina. Nel condominio sopra il muraglione i danneggiati sono più di uno e si calcolano in almeno 40mila euro le spese da sostenere per riparazioni, danni causati, come detto, dall'intervento commissionato dal Comune ad una ditta che poi ha abbandonato il cantiere a metà essendo finita in amministrazione controllata. La giustificazione della giunta per non pagare intanto i danni e poi rifarsi sulla fideiussione che sarebbe ancora depositata è sempre stata che l'avvocato sconsigliava di anticipare i danni agli inquilini per il rischio di vedersi addebitare poi quella somma. Nemmeno l'ingiunzione del giudice ha "schiodato" la giunta comunale da questa decisione e infatti, con la delibera recente, si oppone anche all'ingiunzione e intanto i danneggiati continuano ad aspettare, sia pure con il "sostegno morale" dell'amministrazione comunale, committente dei lavori. "Siamo alla farsa - dice il consigliere Christian Bianchi - anche perchè, per non pagare gli 11mila euro di danni, come da ingiunzione, si preferisce spendere 3.900 euro di Avvocatura dello Stato (così dice la delibera di giunta) e intanto, a cinque anni di distanza, i danneggiati non sanno ancora da chi e quando verranno indennizzati". Ieri, in consiglio comunale, la questione è tornata sotto i riflettori perchè, vista l'ingiunzione del tribunale, i consiglieri Delli Ziotti e Ceol avevano chiesto di pagare tutti i danneggiati oltre alla signora Casetta, chiudendo la partita una volta per tutte.

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