Democrazia diretta, la Civica contro l’incarico a Schiebel

Il mandato scaduto è stato rinnovato fino al 29 febbraio Contestati l’affidamento senza concorso e i risultati


di Giuseppe Rossi


MERANO. L'incarico per chiamata diretta concordato a inizio luglio e approvato con determina del 5 novembre ad Alexander Schiebel per lo sviluppo di un progetto di democrazia partecipata mediante un nuovo sistema di raccolte di idee, fortemente voluto dal sindaco Paul Rösch, finisce al centro dell’agone politico. Con una interrogazione i cinque consiglieri della Civica chiedono al sindaco quali siano i risultati del progetto scaduto il 31 dicembre scorso e in risposta si sentono dire che la scadenza dell'incarico è stata prorogata, su richiesta dell'appaltatore, per due mesi, ovvero fino al 29 febbraio prossimo.

Alexander Schiebel, oltre a essere stato scelto con un incarico diretto e senza concorso, non è uno sconosciuto per il sindaco Paul Rösch. È l'uomo che ha curato una parte della campagna elettorale che ha portato l'ex direttore del Touriseum a sedersi sulla poltrona di sindaco di Merano, scalzando per la prima volta nella storia un candidato sindaco Svp. Andrea Casolari e i colleghi della lista Civica, anche se nella interrogazione non lo scrivono, pensano che l'incarico a Schiebel, che costerà alle tasche dei cittadini di Merano 6.600 euro, vada oltre il progetto di democrazia diretta partecipativa e che sia un tentativo messo in opera dal sindaco per circondarsi di una serie di consulenti, una sorta di “cerchio magico”.

Insomma, un gruppo capace di consigliare qualsiasi uscita pubblica del primo cittadino e forse anche le decisioni che vengono portate all'attenzione della giunta. A comporre questo gruppo di consulenti, che non ha nulla a che fare con le riunioni pregiunta del lunedì alle quali partecipano oltre al sindaco i due assessori Verdi Andrea Rossi e Madeleine Rohrer e la capogruppo Cristina Kury, sarebbero Alexander Schiebel, il capo di gabinetto Lukas Elsler scelto dal sindaco mesi fa e un terzo uomo, che in passato avrebbe svolto ruoli di peso nel campo della comunicazione negli enti pubblici altoatesini e anche lui prezioso consulente di Rösch durante la campagna elettorale della scorsa primavera.

Pare che in giunta comunale il sindaco abbia tentato di far passare un incarico diretto anche per questa persona, ma che una parte degli assessori gli si sia rivoltata contro, costringendo il primo cittadino a ritirare la proposta.

La Civica di Andrea Casolari per tentare di capirci di più sulla questione ha scelto la strada dell’interrogazione. A che punto sarebbe il progetto di raccolta di idee che doveva essere pronto per fine anno, chiedono i civici, quali siano i motivi della proroga, quali i materiali prodotti dall'incaricato fino a fine anno e se la proroga comporterà ulteriori costi per i cittadini.

«Fin da subito - afferma Andrea Casolari - abbiamo criticato l'opportunità della concessione di un incarico diretto e senza confronto sul mercato alla persona che ha curato la campagna elettorale del sindaco. E a maggior ragione siamo critici oggi, constatando che il progetto sbandierato è senza dubbio in ritardo. Non sappiamo a questo punto quale possa essere stata l'utilità di un affidamento diretto».

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