Bolzano. La demolizione del complesso di via Garibaldi acquistato da Benko scalza dalla sua sede attuale Binario 7, il servizio di bassa soglia con cui Assb mira a garantire la dignità delle persone in stato di grave tossicodipendendenza. Nel corso dei prossimi mesi il servizio troverà posto – per alcuni anni – all’angolo tra via Macello e via di Mezzo ai Piani, in una struttura di proprietà del Comune lontana da luoghi sensibili.

Si tratta di una sistemazione provvisoria, chiarisce la direttrice generale di Assb Liliana Di Fede, «ma che permetterà di migliorare la qualità del lavoro e del servizio offerto». Si amplierà la parte laboratoriale: al gruppo di pulizia dei sentieri nato due anni fa si potranno aggiungere nuove attività per i circa 225 utenti l’anno. «Ci sarà il servizio di lavaggio biancheria, per esempio, o uno spazio per la cucina, così come quello per l’igiene personale», spiega Di Fede.

Un servizio piccolo ma molto importante: «Dà un momento di tranquillità in vite piuttosto difficili e permette di creare i presupposti per fare un passo in avanti. Mira a garantire la dignità delle persone con interventi di base accompagnati da attività di ascolto e, in generale, di accoglienza». Circa il 40% degli utenti ha un’età compresa tra i 18 e i 29 anni. I minorenni sono più rari. Gli utenti sono circa 225 l’anno secondo la media relativa a 2017 e 2018, in lieve calo rispetto al 2012-2013. Da precisare che un minore numero di persone che vengono indirizzate a Binario 7 o che ci si rivolgono spontaneamente non può essere in alcun modo un indizio di un minore uso di sostanze stupefacenti pesanti. «Le dipendenze sono in aumento – prosegue Di Fede – ma oggi si incorre di meno in situazioni di difficoltà».

C’è anche la questione della salute pubblica, basti pensare allo scambio di siringhe, che nonostante il trasferimento, asserisce la direttrice di Assb, «nell’area della stazione continuerà a esistere». Ma se non fosse stata disposta la demolizione del complesso di via Garibaldi Binario 7 sarebbe rimasto lì? «L’edificio andava risanato, in effetti. C’erano infiltrazioni. Ora il Comune ha deciso che il servizio resterà in via Macello in via provvisoria, almeno finché non si sarà riorganizzato il centrocittà. In ogni caso per noi è l’occasione per aumentare la qualità del lavoro degli operatori che ogni giorno seguono gli utenti. È un servizio per tutta la comunità la cui importanza a volte è sottostimata. La nuova collocazione potrà rispondere meglio ai bisogni delle persone».