BOLZANO. I carabinieri, coordinati dal maggiore Alberto Campagnolo, hanno denunciato per furto aggravato una barista del lido di Bolzano. La donna, una cittadina cubana di 37 anni, è accusata di aver sottratto diverse migliaia di euro dalla cassa del «Summer bar».

L’indagine è partita qualche settimana fa. Alcuni colleghi avevano notato l’atteggiamento strano della barista. A fine serata, infatti, l’incasso spesso era davvero modesto. «Prima lavorava al ristorante - racconta un dipendente, che preferisce mantenere l’anonimato -. Ma ad inizio stagione è stata spostata al Summer Bar, uno dei due locali esterni del lido. È quello tra la piscina coperta e l’olimpionica». Con l’inizio dell’estate, la società alla quale è stata subappaltata la gestione dei bar, ha deciso di potenziare il team esterno, come fa tutti gli anni. Ma nessuno poteva sapere che la barista intascava parte degli introiti giornalieri, cercando ovviamente di non farsi scoprire. «Sono ancora in corso le indagini da parte dei carabinieri - conferma un collega-, quindi non sappiamo ancora quanti soldi abbia rubato. Di sicuro parliamo di diverse migliaia di euro. Si sta verificando anche se abbia rubato dei soldi anche dalla cassa del ristorante, dove lavorava prima». La donna agiva sempre nello stesso modo: consegnava la merce ma non batteva lo scontrino.

«La donna aspettava che il cliente si allontanasse per poi intascare il denaro», spiega la fonte interna all’impianto balneare bolzanino. Nel frattempo la barista è stata licenziata e denunciata per furto aggravato.

Gli uomini dell’Arma hanno effettuato una perquisizione domiciliare a casa della cubana, dove è stato sequestrato del denaro. Subito dopo la segnalazione, i carabinieri hanno tenuto sotto controllo gli spostamenti della 37enne, che è stata ripresa con delle telecamere mentre intascava il denaro. Per la struttura comunale non è stata decisamente una stagione fortunata: da una parte non è riuscita a guadagnare a sufficienza a causa del brutto tempo e dall’altra ha perso parecchio denaro per colpa di una dipendente infedele. La barista, oltre allo stipendio, la sera tornava a casa con quasi trecento euro di “mancia” in tasca. Gli stessi colleghi hanno capito che c’era qualcosa che non andava: quando era di turno la 37enne la merce “venduta” non corrispondeva ai soldi che c’erano in cassa. I casi potevano essere solo due: o qualcuno rubava bibite o gelati oppure prelevava i soldi dalla cassa. Sulla vicenda ci sono ancora indagini in corso. L’inchiesta è coordinata dal sostituto procuratore Andrea Sacchetti. La 37enne deve rispondere di furto aggravato.

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