Diocesi, appello contro gli abusi sessuali 

Don Ugolini: «Non abbassare la guardia. Parliamone al nostro interno». Chi ha subito violenza viene invitato a raccontare



BOLZANO. La Chiesa altoatesina rilancia l’impegno per prevenire gli abusi sessuali al proprio interno. «Non bisogna abbassare la guardia», è l’appello lanciato ieri. Tenere vivo il dibattito sull’importanza della prevenzione degli abusi sessuali. Con questo obiettivo, don Gottfried Ugolini, responsabile del servizio specialistico attivato in Diocesi, ha invitato «tutti gli uffici diocesani, le organizzazioni e le strutture ecclesiali, i sacerdoti, i diaconi permanenti, gli insegnanti di religione e quanti operano nella pastorale parrocchiale» a non abbassare la guardia e «promuovere una cultura dell’attenzione e della responsabilità». Esplicito è l’invito perché chi ha subito abusi si faccia avanti per raccontare.

È necessario infrangere «il tabù degli abusi sessuali», sottolinea don Ugolini. La Diocesi di Bolzano ha vissuto la svolta sulla pedofilia con il vescovo Karl Golser e l’attuale vescovo Ivo Muser prosegue con convinzione sul sentiero della trasparenza.

La Diocesi di Bolzano-Bressanone ha istituito nel 2010 lo Sportello diocesano per la tutela e la prevenzione dei minori da abusi sessuali e altre forme di violenza, ricorda una nota, con un difensore civico indipendente per tutti i casi di abuso in ambienti ecclesiali.

«Le persone non devono più essere lasciate sole nella loro sofferenza e nessuno deve essere messo in pericolo», spiega don Gottfried Ugolini, «È nostro obiettivo promuovere una cultura che favorisca il racconto di esperienze dolorose avvenute in passato, le cui conseguenze si ripercuotono ancora oggi sulla vita delle persone. Esperienze, queste, che devono essere raccontate, prese sul serio e rielaborate, affinché almeno le ferite possano cicatrizzarsi e guarire. Una cultura che, guardando al presente e al futuro, crei e garantisca tutti i presupposti necessari affinché l’abuso sessuale e altre forme di violenza si possano prevenire o possano essere scoperte prima possibile. Questo richiede l’impegno e una stretta collaborazione da parte di tutti, in tutti i settori e le realtà della Diocesi».

Da gennaio referente per lo Sportello diocesano è Maria Sparber. «A quanti si rivolgono allo sportello», spiega don Ugolini, «viene offerta la possibilità di un colloquio personale in un luogo adatto e in ambiente protetto. La referente è vincolata alla riservatezza. La consulenza offerta allo Sportello diocesano è gratuita».

Don Ugolini invita ancora tutti gli uffici della Diocesi, le organizzazioni e le strutture ecclesiali, i sacerdoti, i diaconi permanenti, gli insegnanti di religione e quanti operano nella pastorale parrocchiale a non abbassare la guardia e ad affrontare anche queste tematiche durante le riunioni di lavoro. «Per infrangere il tabù abbiamo bisogno di mantenere vivo il dibattito su temi come vicinanza-distanza, potere-impotenza, sessualità-affetto, violenza-protezione», sottolinea Ugolini.

La referente per lo Sportello diocesano per la tutela e prevenzione dei minori da abusi sessuali e altre forme di violenza può essere contattata all’indirizzo ombudsstelle.sportello@bz-bx.net o telefonando al 3483763034. «A chi mi contatta viene offerta la possibilità di un colloquio personale in un luogo adeguato e in un ambito protetto, compreso l’obbligo di riservatezza. Tutti i passi successivi saranno concordati assieme», spiega Maria Sparber.

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