Discarica Castel Firmiano, 7 milioni per la bonifica 

Il recupero. I lavori sulla vecchia discarica inizieranno in primavera, sulla parte già risanata verrà invece realizzato un parco fotovoltaico di dieci ettari in collaborazione con Alperia



Bolzano. Bolzano ha due colline. Di ambedue farebbe a meno, visto che sono discariche e che appartengono ad una stagione antica. Ora, invece, si andrà verso il futuro. Perché la “vecchia”, denominata Kaiserberg a Castel Firmiano, verrà risanata: una bonifica da 7 milioni e 667 mila euro. Partenza dei lavori la prossima primavera e conclusione tra due anni. Dal 2021 al 2023. L’altra, la “nuova”, la parte cioè già risanata, vivrà una rivoluzione epocale. Sui luoghi dei rifiuti accumulati nel corso dell’altra vita di Bolzano, nascerà un parco fotovoltaico. Si tratta di una collina gradinata di almeno 10 ettari. Il “campo” destinato a veder comparire una selva di pannelli solari sarà intorno ai quattro ettari di superficie. È una riconversione virtuosa che pone la città ben assestata sulla direttrice del potenziamento energetico sostenibile.

La quale era già stata intrapresa con la decisione di avviare il termovalorizzatore dotandolo di una connessione produttiva dei suoi vapori attraverso il suo “boiler” a Bolzano sud e la rete delle tubazioni di smistamento urbano. Come per il resto degli impianti di questo tipo già in funzione, sarà Alperia a gestire progettualmente il parco fotovoltaico all’ex discarica già bonificata. Con alla base, in questo caso, una fonte energetica proveniente dal solare, mentre quella attiva deriva dal calore. «Alperia ha già comunicato di voler condividere questa idea» ha confermato Caramaschi. L'idea è stata messa in campo da Stefano Fattor. L'assessore, forte della sua lunga esperienza nella gestione del termovalorizzatore aveva proposto, alcune settimane fa, questa soluzione. Idea che ora è stata fatta propria dalla giunta e avviata verso l’attuazione. «Si tratta di un terreno non utilizzato. E in prospettiva non utilizzabile. I pannelli solari sono una riqualificazione possibile e contribuiranno ad aumentare il potenziale di produzione green della città, incidendo positivamente anche sulle bollette elettriche».

Lo stesso contributo che Fattor aveva difeso quando si era trattato di rispondere alle polemiche sorte per via dei vasti lavori in corso per l’estensione delle rete sotterranea di distribuzione. Per l’oggi assessore, quei disagi erano giustificati dal grande beneficio economico per il consumatore derivante dai processi di riconversione dell'energia sprigionata dal lavoro dell'inceneritore, che altrimenti sarebbe andata dispersa.

Bolzano dunque si avvia a gestire i suoi luoghi più impervi, dal punto di vista del possibile riutilizzo, con una pianificazione capace di unire funzionalità e economicità dei propri terreni. In passato, su questi 10 ettari si erano succedute una serie di idee: dal farne un parco giochi alla pista Bmx. Tutte, di volta in volta, messe da parte perché in quel punto esistono una serie di pozzetti di ispezione dai quali fuoriesce acqua e metano in grado di produrre, insieme, ammoniaca. Dunque il parco, per il quale, dice Fattor «si dovrà ora avviare una serie di colloqui con la Provincia», appare una soluzione finalmente praticabile. Lo stesso Fattor ha rivelato che il potenziale del “parco” sarà di circa 2 mega di energia: «Un ottimo contributo alla sostenibilità energetica della città». La stessa Provincia, peraltro, entrerà anche nell'altra operazione parallela, quella della bonifica della discarica Kaiserberg. «Il sindaco ha chiarito infatti che dei 7 milioni e 667mila euro previsti per i lavori, almeno l'80% sarò messo in campo da palazzo Widmann. Ho avuto assicurazione in merito».













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