Dobbiaco, stazione più «umana»

Trovato l’accordo per migliorare i servizi inserendo personale addetto alle informazioni sui biglietti


di Aldo De Pellegrin


DOBBIACO. Nel 2005 la stazione ferroviaria di Dobbiaco, uno fra i primi edifici storici di servizio sorti attorno al 1860 all'epoca della costruzione della prima ferrovia da parte dell'allora Impero austroungarico, è passata, insieme ad altri beni analoghi delle Ferrovie dello Stato, nel patrimonio della Provincia autonoma di Bolzano. L’ente provinciale poi poco dopo, precisamente nel 2006, la cedette in comodato venticinquennale gratuito alla gestione del Comune di Dobbiaco. Nel frattempo, sia la linea come pure i servizi ferroviari sono stati notevolmente migliorati e ampliati con l'obiettivo, finora centrato, di rilanciare la ferrovia pusterese come mezzo di trasporto pubblico principale sull'asse est ovest della valle.

All'esterno di essa è sorto poi anche il centro di mobilità, con il “nodo” bus - treno che serve sia l'Alta Pusteria che le comunicazioni con il vicino Cadore, mentre nei molti locali rimasti disponibili si sono insediate diverse attività e servizi di carattere turistico - commerciale. Servizi, questi, che godono dei numerosi transiti e che hanno contribuito a rivitalizzare anche dal punto di vista delle presenze e dell'attività l'area della stazione ferroviaria.

Ma ci sono dei problemi da risolvere: fino a qualche tempo fa restavano sostanzialmente due, in un certo senso connessi l'uno all'altro. L'occupazione dei locali dell'ex biglietteria, che la modernizzazione ha sostituito con le emettitrici e le obliteratrici automatiche, e l’assenza di una presenza “umana” in grado almeno nei momenti di maggior afflusso, di essere d'aiuto a coloro che, o perchè anziani o inesperti o perchè poco familiarizzati con il sistema di trasporti altoatesino e la sua automatizzazione, talvolta sono arrivati anche a rinunciare all'uso del treno per non essere riusciti a familiarizzare con le macchinette.

Un problema che il vicesindaco e assessore competente Bernhard Mair conosceva fin dai tempi in cui egli stesso era sindaco di Dobbiaco e che si è preso a cuore nel corso dell'attuale legislatura, giungendo ormai in vista di una soluzione che sarà in grado di soddisfare tutte le esigenze e di valorizzare anche l'ultimo angolo della stazione ferroviaria di Dobbiaco ancora un po' abbandonato a se stesso. Dopo ripetuti incontri e colloqui con l'assessorato alla mobilità della Provincia e con il concessionario di autolinee pubbliche Holzer di Sesto, il vicesindaco Mair ha trovato la soluzione in grado di conciliare le diverse esigenze. Holzer avrà i locali dell'ex biglietteria per l'adattamento dei quali, con la creazione di nuovi servizi igienici e altro, il Comune ha già a bilancio circa 30 mila euro, che saranno destinati a uffici dell'azienda. Il personale addetto, secondo accordi in corso di definizione con l'assessorato alla mobilità guidato da Thomas Widmann, si presterà negli orari d'ufficio a fornire anche la presenza “umana” per dare agli utenti ancora incerti tutte le informazioni utili per servirsi al meglio dei servizi automatizzati.

In tal modo, il centro di mobilità di Dobbiaco è davvero in dirittura d'arrivo.

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