Docenti tecnici, protesta contro i tagli di orario

Comitato spontaneo degli insegnanti di laboratorio: la Provincia riduce le ore La Sovrintendenza replica: nessuno perderà il lavoro, più autonomia alle scuole



BOLZANO. Taglio alle ore di laboratorio nella scuola italiana. E i docenti protestano: «Attacco alla scuola italiana con meno attività di laboratorio e preparazione tecnica e scientifica a rischio». Si è costituito un comitato spontaneo di insegnanti dopo la presentazione della bozza dei nuovi quadri orari della scuola secondaria superiore in lingua italiana. La mobilitazione, riferisce il portavoce Raffaele Fiorini del «Galileo Galilei», «è dovuta al fatto che nei nuovi orari vengono proposti considerevoli tagli all'organico degli insegnanti tecnico-pratici, ovvero al personale che permette di realizzare l'effettiva attività didattica in laboratorio, da sempre ritenuta uno dei fiori all'occhiello della scuola altoatesina». I docenti ricordano: «I nostri istituti professionali, gli istituti tecnici e persino i licei, dispongono di attrezzature all'avanguardia e i nostri studenti godono generalmente di un'ottima fama dal punto di vista della preparazione nelle materie tecniche professionalizzanti e in quelle scientifiche. La giunta provinciale si propone di realizzare un risparmio sul costo del personale docente, tanto miope quanto deleterio, che abbasserebbe in maniera decisiva la qualità della didattica, tramite quello che, con una delle consuete acrobazie dialettiche, viene denominato “riallineamento” con i quadri orari del resto del paese». Non avrebbe senso, accusano, «avere laboratori moderni e attrezzati ma tenuti sotto utilizzati per uniformarsi al resto del paese». La sovrintendenza replica così: «Nei piani dell'intendenza scolastica italiana, discussi con l'assessore competente, vi sono previsioni di aumento dell'organico disponibile, nell'ordine di qualche decina di unità, che verranno ottenute sia attraverso l'impiego di risorse finanziarie aggiuntive che di spostamenti da altri ordini di scuole. Non vi saranno tagli di organici complessivi». È vero invece, viene aggiunto, che verrà proposta una revisione dell'organico degli insegnanti tecnico pratici, non per tagliarlo bensì per dare più autonomia alle scuole. Nel 2010, si legge nella nota provinciale, «era stata fatta una battaglia rispetto alla riforma nazionale per mantenere l'organico di queste figure tecniche a 32 unità, posti nel frattempo aumentati a 38. Si tratta di insegnanti che operano in laboratorio in compresenza con l'insegnante di materia, fino a tre figure nella stessa ora, compresa la figura dell’assistente tecnico. I numeri dell'organico rispetto al 2010 verranno mantenuti, salvaguardando tutti gli insegnanti di ruolo. I restanti posti verranno mantenuti in termini di organico funzionale e distribuiti fra le scuole, che potranno utilizzarli decidendo autonomamente come impiegare queste risorse secondo il progetto didattico della singola scuola.













Altre notizie

Attualità