Dopo 4 giorni d’allarme polveri sottili nei limiti

Grazie alla pioggia, sabato le pm10 sono calate sotto la soglia di attenzione Un altro sforamento e sarebbe scattata l’ordinanza di riduzione del traffico


di Giuseppe Rossi


MERANO. Sabato, anche grazie alla pioggia caduta sulla conca meranese, le temibili polveri sottili sono ritornate sotto controllo e sotto la soglia di attenzione fissata a 50 microgrammi per metro cubo.

Ma per ben quattro giorni, da martedì 31 gennaio a venerdì 3 febbraio, i cittadini di Merano hanno respirato aria con presenza di particelle Pm10 (le polveri sottili, appunto) oltre la soglia.

Oltre alle prime due misurazioni, raccolte dalla stazione di rilevamento provinciale sistemata in via Parrocchia, nel parcheggio di fronte alla chiesa di San Vigilio, segnalate nei giorni scorsi con i 55 microgrammi per metro cubo (mg/mc) e i 71 del giorno seguente, la centralina ha raccolto dati fuori norma anche nelle due giornate successive, giovedì 2 febbraio (68 i microgrammi per metro cubo d’aria) e venerdì 3 febbraio (59).

Ufficialmente l'amministrazione comunale e il sindaco Paul Rösch pare non abbiamo preso nessun provvedimento, anche se c'è mancato poco, una sola ulteriore giornata con superamento della soglia, per far scattare un'ordinanza di riduzione del traffico veicolare, provvedimento che un'ordinanza del 2011 impone dopo 5 giorni di sforamento consecutivo della soglia di attenzione delle polveri sottili.

Traffico, utilizzo degli impianti di riscaldamento a pieno regime, ma anche la mancanza di piogge nelle ultime settimane hanno contribuito a far crescere la presenza delle particelle nocive nell'aria. In questo senso, è chiaro che il peggioramento delle condizioni meteorologiche registrato negli ultimi giorni, se ha portato qualche disagio in particolare agli automobilisti, ha agevolato una certa “pulizia” dell’aria respirata in città

Se l’allarme polveri sottili si ripetesse nelle prossime settimane, toccherebbe al primo sindaco verde della città di Merano mettere mano a un’ordinanza di blocco del traffico, che di fatto andrebbe a “sporcare” l'immagine di Merano città di cura di turismo e darebbe una svolta drastica nella linea dei provvedimenti che l'amministrazione a trazione verde in questi primi due anni ha realizzato per promuovere la mobilità sostenibile e alternativa rispetto all'uso dell’autovettura privata.

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