Dopo i ponti, ecco i new jersey d’artista 

Il Comune ha incaricato quattro professionisti dell’operazione maquillage dei blocchi di cemento anti-terrorismo


di Antonella Mattioli


BOLZANO. Dopo i ponti d’artista - oggetto anni fa di tante discussioni tra i bolzanini - adesso è la volta dei new jersey firmati da quattro artisti altoatesini. Troppo anonimi, per non dire brutti, i blocchi di cemento posti dal Comune in quattro punti d’accesso al centro storico, per evitare - alla luce degli attentati dell’Isis a New York, Barcellona, Londra, Parigi, Berlino, Nizza - che qualche pazzo criminale possa fare altrettanto a Bolzano, approfittando magari di un evento come il Mercatino che richiama in Alto Adige e in particolare nel capoluogo, migliaia di turisti da tutt’Italia.

Installati all’inizio di settembre, nei punti concordati con la Questura, i new jersey sono stati subito criticati: nel merito, perché c’è chi ritiene che a Bolzano il rischio attentati non ci sia e comunque i blocchi di cemento non riuscirebbero a fermare eventuali killer; e soprattutto dal punto di vista estetico.

Stabilito dunque che sull’effetto-deterrente dei blocchi non si discute e quindi non si fa marcia indietro; il Comune ha deciso di agire a livello estetico, nella speranza di riuscire a unire l’utile al dilettevole.

Regista dell’operazione-maquillage l’assessora, nonché architetto, Maria Laura Lorenzini che ha affidato a quattro artisti locali il compito di trasformare gli anonimi blocchi di cemento in qualcosa di originale.

Ci sono riusciti?

Toccherà ai bolzanini dirlo.

Ecco dunque come sono stati reinterpretati i 21 new jersey.

Michele De Giorgis ha trasformato le barriere, poste all’ingresso di via Laurino, facendole diventare qualcosa di molto simile a dei grandi cuscini. «È un modo - ha spiegato l’assessora Lorenzini - per coniugare la rigidità dei new jersey con la morbidezza del cuscino appunto».

In via Museo Manfred Mayr ha puntato sulla pop art, con colori, simboli e materiali che ricordano quello che viene utilizzato nei cantieri.

In via della Posta Annemarie Laner punta su decorazioni che richiamano in qualche modo i rosoni delle chiese.

In piazza Walther, quelli di Thaddäus Salcher sembrano fili d’erba ma sono in realtà fili d’acciaio .

Le proposte sono state valutate da una commissione comunale interna composta da Paolo Bellenzier direttore della ripartizione pianificazione e sviluppo del territorio, Ivan Moroder direttore dell'Ufficio mobilità, Kuno Prey della Facoltà di Design dell'Università di Bolzano; con il parere del comandante della Polizia Municipale Sergio Ronchetti.

Per l’operazione maquillage il Comune spenderà 48.556 euro.

«I lavori di abbellimento - ha detto l’assessora Lorenzini - dovranno essere ultimati entro giovedì quando verrà inaugurato il Mercatino di Natale. Abbiamo intenzione di fare anche una brochure, dove i quattro artisti racconteranno come hanno dato una nuova veste a dei blocchi di cemento».

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