Doppio passaporto, accelerata di Vienna 

Lettera ai consiglieri provinciali per un incontro coi ministri austriaci di Esteri ed Interni. Urzì: «Ma l’Italia ne è al corrente?»



BOLZANO. Accelerata di Vienna sulla questione del doppio passaporto per gli altoatesini di lingua tedesca e ladina. Dopo le rassicurazioni d’Oltrebrennero che nulla si sarebbe fatto in tema di doppia cittadinanza senza il consenso dell’Italia, adesso arriva la lettera dei ministeri austriaci degli Esteri e degli Interni ai consiglieri provinciali dell’Alto Adige. Il motivo? Un incontro «per uno scambio di vedute sulla possibilità di ottenere la cittadinanza austriaca accanto a quella italiana per gli altoatesini del gruppo linguistico tedesco e ladino». La missiva, arrivata ieri e indirizzata a tutti e 35 i consiglieri provinciali, prevede l’incontro a Vienna per il prossimo 23 marzo, presso la sede del ministero degli Esteri austriaco. L’invito è dei ministri Karin Kneissl e Herbert Kickl. La prima, nel gennaio scorso, aveva dato ampie assicurazioni - in un viaggio a Roma - che sull’argomento si sarebbe discusso di comune accordo con l’Italia.

«La richiesta sorpassa a destra il governo italiano. Prima dell’avvio di una consultazione con lo Stato italiano il governo austriaco, non senza sottovalutare le conseguenze diplomatiche, contatta e coinvolge ufficialmente i consiglieri provinciali dell’Alto Adige, quasi potesse rivendicare nei loro confronti un canale privilegiato», critica il consigliere provinciale di Fratelli d’Italia, Alessandro Urzì. «Ora sarà da chiarire se il governo Gentiloni fosse informato di questo passo politico dell’Austria in una questione che riguarda l’assetto autonomistico e lo status di cittadinanza dei residenti nella provincia di Bolzano. Se non ci fosse stata una comunicazione preventiva l’invito diretto dell’Austria ai consiglieri provinciali di una provincia estera (nella prospettiva di Vienna) rappresenterebbe una grave violazione di una regola diplomatica generale», ancora Urzì. Per quest’ultimo: «Alla vigilia delle elezioni politiche in Italia questo atto assume peraltro una forte turbativa in una campagna elettorale in corso».

L’esponente di Fratelli d’Italia vuole rivolgersi al Capo dello Stato Mattarella «per denunciare la accelerazione da parte delle autorità governative austriache del processo di attuazione del rilascio della cittadinanza austriaca potenzialmente alla maggioranza dei cittadini italiani dell’Alto Adige (ma solo quelli che si dichiarino tedeschi o ladini) creando un pericoloso unicum assoluto a livello europeo. Come se l’Italia accreditasse unilateralmente della doppia cittadinanza tutta la popolazione di lingua italiana dello svizzero Canton Ticino.

Contro la doppia cittadinanza, a più riprese, si sono espressi il vescovo diocesano Ivo Muser, i Verdi e il Pd. Ondivaga la Svp favorevoli le destre tedesche.













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