Dramma all’Acquarena di Bressanone: bimbo si tuffa e non riemerge, è grave

Una ragazzina si è lanciata per salvarlo. Alcuni minuti senza ossigeno, elitrasportato d’urgenza a Verona


di Riccardo Valletti


BRESSANONE. Si è tuffato pur non sapendo nuotare, perché a dodici anni quello che conta è il coraggio, non la bravura. Ma il fondo della piscina era più vicino del previsto, e non ha potuto evitare l’impatto di testa.

È stato salvato dall’intervento di una ragazzina di terza media, che ha assistito alla scena e quando ha capito che da solo non sarebbe riemerso, si è buttata per ripescarlo. Lo hanno trovato privo di sensi i bagnini dell’Acquarena, quando lo hanno recuperato dall’acqua e issato all’asciutto: subito è iniziata la procedura di primo soccorso, col massaggio cardiaco e respirazione bocca a bocca, mentre era già stato allertato il soccorso medico. E probabilmente è proprio grazie all’intervento tempestivo di quella ragazzina e del personale della piscina che il bambino è ancora vivo.

È avvenuto ieri pomeriggio, verso le 18,30 quando la giornata trascorsa a fare il bagno in piscina volgeva ormai al termine. Il bambino, un ragazzo di dodici anni, stava giocando dal lato della piscina dove l’acqua è bassissima, non più di mezzo metro. Poi ha deciso di fare il grande passo, il tuffo, senza pensarci due volte. È rimasto privo di conoscenza e senza respirare per alcuni minuti.













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