Druso Est, ecco le graduatorie delle coop

Presentate 330 domande per 224 alloggi. Respinte 60 richieste, ammesse 270 ma in 46 rimarranno senza alloggio


di Davide Pasquali


BOLZANO. A poco più di un mese dalle elezioni di maggio il Comune ha fatto un bel regalo ad oltre duecento famiglie bolzanine, pubblicando all’albo pretorio le graduatorie per l’assegnazione alle cooperative dei terreni del nuovo quartiere di Druso Est. Per i 224 alloggi totali in palio si sono presentate solo 330 domande, delle quali 60 sono state poi escluse dalle graduatorie per varie questioni, formali oppure sostanziali. Per i 194 alloggi in coop tradizionale previsti nel nuovo rione, che sorgerà in fondo a viale Druso, rimangono in graduatoria per l’assegnazione definitiva 228 famiglie, mentre per i 30 appartamenti destinati al ceto medio ce ne sono in graduatoria 42. Insomma, oltre alle 60 famiglie escluse perché non ne avevano diritto, altre 46 rimarranno a bocca asciutta. A farla da padrona nelle graduatorie è Confcoop; con le sue 11 cooperative affiliate ha totalizzato 128 famiglie ammesse alla graduatoria classica, più altre 25 per il ceto medio. In totale, sono 153 famiglie. Al secondo posto Legacoop, con le sue sette cooperative classiche e 52 soci. Al terzo posto la Arche im Kvw, ossia la centrale cooperativa delle Acli di lingua tedesca: con due cooperative tradizionali ha totalizzato 37 famiglie ammesse, e con altre due del ceto medio ne ha classificate altre 17, ossia, in tutto, 54 nuclei familiari. Al quarto posto l’Agci: una coop e otto famiglie ammesse.

Queste sono le graduatorie complessive, appena pubblicate. Nei giorni prossimi il municipio si occuperà di comunicare i singoli punteggi raggiunti a tutte le famiglie coinvolte, e solo a quel punto si comincerà l’iter per l’assegnazione vera e propria, ossia definitiva.

C’è chi potrebbe rinunciare, c’è chi magari nel frattempo ha cambiato idea, c’è poi chi non se lo aspettava e invece, magari, alle fine ce la farà. Insomma, ci vorrà del tempo, per avere il quadro definitivo.

Un fatto incontrovertibile, però, riguarda il totale delle domande presentate in Comune. Come minimo, viste le reiterate prese di posizione di questa o quella centrale cooperativa, c’era da attendersi che le domande totali fossero, se non il triplo, almeno almeno il doppio. Sono state infatti soltanto 330 per 224 alloggi totali. Ora, sono almeno due i macro-fenomeni che possono aver determinato questo calo di richieste rispetto alle attese: innanzitutto il fabbisogno reale di nuovi appartamenti in città è probabilmente inferiore rispetto a quello che alcuni ritenevano; in secondo luogo a pesare molto deve essere stata la crisi economica, che di fatto ha tagliato le gambe a molte famiglie.

Comunque sia, ecco gli esiti delle graduatorie: su 283 domande presentate per l’assegnazione delle aree destinate all’edilizia abitativa agevolata in coop classica, l’amministrazione ne ha escluse 50 per domanda incompleta: 3 della coop Agave, 1 della coop Carezza, 1 della coop Delicious, 15 della coop Domus 4, 1 della coop Domus Mea, 1 della coop Eco–Home, 2 della coop Futuro, 5 della coop Gries, 1 della coop Gries 2, 2 della coop Ivigna, 1 della coop Latemar, 1 della coop Lavarella, 2 della coop Leon, 2 della coop Magdalena, 2 della coop Maya, 3 della coop Sophie, 2 della coop Speranza, 4 della coop Casa Gr. 1, 1 domanda di richiedenti singoli. Altri 5 richiedenti sono stati esclusi per mancanza dei requisiti: 1 domanda della coop Agave, 2 della coop Domus 4, 1 della coop Eco-Home, 1 della coop Casa Gr.1. Entro 15 giorni dal ricevimento della comunicazione da parte del municipio, chi è stato escluso potrà presentare osservazioni e reclami contro la graduatoria provvisoria. Entro 60 giorni è inoltre ammesso il ricorso al Tar.

Per quanto riguarda gli alloggi destinati al ceto medio, per 30 appartamenti si sono presentate 47 richieste. Il Comune ne ha escluse cinque, delle quali tre incomplete e due per mancato raggiungimento della seconda fascia di reddito, come previsto dalle norme sul ceto medio. Tre le domande cassate alla coop Cassiopea, delle quali due per reddito inferiore alle seconda fascia, e una bocciata alla coop Calicanto, per documentazione incompleta.

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