Druso Est, prima pietra per 47 alloggi 

Ieri la cerimonia: case per giovani famiglie. Nell’edificio troverà spazio una sala polifunzionale di 200 metri quadrati 


di Valeria Frangipane


BOLZANO. Bolzano città più cara d’Italia. Difficile comprar casa qui, quasi impossibile per le giovani famiglie. Per acquistare quattro muri in Alto Adige si spende il 47% in più rispetto alla media italiana ed i costi a Bolzano città sono mediamente di 3.431 euro al metro, quasi 1.000 euro in più rispetto a quanto è necessario spendere per esempio a Trento (2.525 euro), già cara rispetto ad altre realtà. Lo sanno bene i soci di Legacoop (Agave, Eco-Home, Leon, Liberty, Maya e Speranza) che ieri hanno partecipato alla posa della prima pietra per la costruzione di un edificio di 47 alloggi nella nuova zona di espansione Prati di Gries – Druso Est (in fondo al viale, poco prima dell’incrocio con via Resia). Discorsi di rito, tra gli altri, del vicepresidente della Provincia Christian Tommasini, del sindaco Renzo Caramaschi e strette di mano dell’assessore Sandro Repetto. Stefano Ruele e Heini Grandi - direttore e presidente di Legacoop - non hanno dubbi: «Comprar casa sul libero mercato per i giovani e le famiglie qui è impresa quasi impossibile. Le coop rappresentano un’ottima alternativa per molti di loro. Per i nostri 47 soci e le loro famiglie, la posa di questa prima pietra è l’inizio di un percorso che li vedrà protagonisti nella costruzione della comunità del quartiere, tutto nuovo».

I lavori sono iniziati a novembre 2017 e termineranno entro l’estate 2019.

L’edificio, progettato secondo gli standard Casa-Clima A” dall’architetto Peter Paul Amplatz, avrà una forma ad “L” per una cubatura complessiva di circa 17 mila metri cubi. Le abitazioni, di diverse tipologie e grandezze – da circa 60 a 115 metri – hanno ampi balconi con fioriere prefabbricate e irrigazione automatica. Il dettaglio ci dice che 11 alloggi vanno dai 60 agli 80 metri, 29 dagli 87 ai 96 e 7 da 101 a 115. Il progetto prevede un garage interrato con 47 box auto, 47 cantine, uno spazio unico per il posteggio degli scooter e vani tecnici.

Ricordiamo che siccome non ci saranno strade in superficie si arriverà ai garage attraverso una rete di tunnel comunicanti tra loro. Nell’edificio (il progetto è nella foto che vedete a lato) è previsto anche uno spazio condiviso: una sala polifunzionale di circa 200 metri quadrati che potrà essere utilizzata per manifestazioni, eventi, incontri e iniziative di altro tipo. Spazio comune che non sarà l’unico del quartiere. Così Ruele: «Sui cinque lotti assegnati dal Comune alle coop sorgeranno infatti complessivamente 224 alloggi - per un totale di 6 palazzine - e ben due sale polifunzionali, che verranno condivise dai soci e futuri inquilini. La possibilità di condividere spazi facilita l’aggregazione sociale e lo sviluppo di una comunità, garantendo di conseguenza un’alta qualità di vita». Lo stato dell’arte ci dice che sono già partiti i lavori di un edificio “Arche im Kvw” e di due edifici di Cooperdolomiti (91 alloggi in totale) che ha in fase di appalto anche un terzo edificio da 30 alloggi. Lavori al via anche per un’altra palazzina Agci.













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