in tribunale

Due anni di processo per una somiglianza Nomade rom assolta

BOLZANO. Le indagini su un tentativo fraudolento di utilizzo di una carta di credito rubata ad uno sportello bancomat della città, stavano per provocare un errore giudiziario. La donna che le...



BOLZANO. Le indagini su un tentativo fraudolento di utilizzo di una carta di credito rubata ad uno sportello bancomat della città, stavano per provocare un errore giudiziario.

La donna che le telecamere di sicurezza avevano immortalato mentre tentava di utilizzare la carta, non era quella che gli inquirenti pensavano di aver individuato. In realtà si trattava di una nomade rom che sarebbe stata scambiata con un’altra donna appartenente alla stessa famiglia. Protagoniste della vicenda, dunque, sono due donne rom a quanto pare somiglianti tra loro. Quella che era stata indicata dagli inquirenti come presunta responsabile ha voluto affrontare il processo sottoponendo ad una verifica tecnica molto minuziosa rispetto alle immagini della donna ripresa dalle telecamere della banca e alla fine ha avuto ragione.

Difesa dall’avvocato Vittorio Papa ha ottenuto la piena assoluzione dal tribunale di Bolzano. I fatti in questione risalgono a due anni fa quando da una macchina in sosta nel parcheggi di Castel Firmiano viene rubata una borsetta contenente anche un portafogli ed una carta di credito.

Nel pomeriggio una donna nomade tentò poi utilizzare la carta di credito allo sportello bancomat della Cassa di Risparmio di viale Europa. il tentativo andò male. La donna non riuscì a prelevare denaro in contante ma venne ripresa dalle telecamere di sicurezza. La denuncia degli inquirenti si è poi dimostrata sbagliata per ...notevole somiglianza con la vera ladra.

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