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Duomo di Bolzano, 2 milioni e mezzo per restaurare l’organo

Il Comune verserà un contributo di 250 mila euro, la Provincia un milione. Della Ratta: «I soldi pubblici sono troppi». Il sindaco Caramaschi: «Patrimonio importante»



BOLZANO. Due milioni e 600 mila euro per il restauro dell’organo del Duomo: un milione lo mette la Provincia; 250 mila euro il Comune; il resto arriverà dalla Curia e dai privati.

Nell’ultima variazione di bilancio il consiglio comunale ha approvato la spesa sotto la voce “contributi agli istituti di culto” e, ieri, è scoppiata la polemica.

A sollevare dubbi sul sistema di calcolo del contributo pubblico è ancora una volta il consigliere del Pd Claudio Della Ratta che per altro ha votato a favore.

«Desta meraviglia - sostiene il consigliere del Pd - una cifra così significativa per il restauro di un organo. Anche se bisogna ammettere che i restauri degli organi antichi sono molto costosi, tanto da prevedere appunto dei contributi dallo Stato attraverso le Regioni (nel nostro caso della Provincia). Il contributo pubblico dovrebbe essere pari a circa il 40% della spesa prevista, da qui deriva immagino la cifra di un milione che verrà versata dalla Provincia.

La partecipazione pubblica dovrebbe però essere calcolata non sul totale di spesa, ma al netto di tutti i contributi goduti (Cei - che attingendo ai fondi dell’8 per mille può arrivare a versare fino al 30% dell’opera, o altri contributi) e donazioni, escludendo ovviamente le offerte dei fedeli. Sul residuo dovrebbe quindi calcolarsi il contributo dello Stato/Provincia, non sull’intero costo dell’opera. Come emerso in commissione bilancio, non possiamo comunque sorprenderci di tale cifra per il restauro di un organo antico, quando noi come Comune siamo capaci di spendere 600 mila euro per l’acquisto di un nuovo tabellone quadrifacciale multimediale per il Palaonda».

Infastidito dalle frequenti critiche di Della Ratta che per altro fa parte della maggioranza, il sindaco Renzo Caramaschi replica così: «In questo caso non si tratta di dare un contributo alla Chiesa, ma di restaurare un organo che è un patrimonio storico-artistico che appartiene alla città e come tale va salvaguardato».

Nel Duomo di Bolzano ci sono due organi: quello che verrà restaurato si trova nella cantoria ed è degli anni Sessanta. Dotato di circa 3 mila canne è stato realizzato in Svizzera.

A restaurarlo sarà l’azienda di organari che l’ha costruito oltre cinquant’anni fa. L’idea è di sfruttare l’occasione per ingrandirlo, spostandolo in una posizione più centrale, per migliorarne anche il suono.













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