Durnwalder agli italiani: spostiamo insieme il duce

Il presidente: voglio coinvolgere il Comune, ma senza accordo faremo da soli


Maurizio Dallago


BOLZANO. «Tranquilli, domani non mando Mussner con una squadra di operai a smontare il duce a cavallo». Luis Durnwalder dice di voler rispettare le sensibilità del gruppo italiano. Intende procedere allo spostamento del bassorilievo in accordo con il Comune capoluogo e la comunità italiana. «Certo che l'opera di Piffrader verrà spostata, lo chiedo da anni», sottolinea comunque il presidente della Provincia. Il Landeshauptmann mette in evidenza che l'intesa è stata fatta col governo e non con il Pdl altoatesino. «Quale?» si chiede ironicamente Durnwalder, invitando il gruppo italiano a riconoscersi in simboli diversi dai monumenti d'epoca fascista, «perchè l'autonomia è stata fatta ed è prosperata anche grazie agli italiani» e di questo «ne devono andare fieri».

Ancora nelle stelle il luogo di destinazione del duce a cavallo, come quello dell'Alpino a Brunico. Sul monumento alla Vittoria l'idea del presidente altoatesino è quella di realizzare una mostra-museo sul nazi-fascismo. Presidente Durnwalder, sorpreso dalle aperture del ministro Bondi sui monumenti d'epoca fascista? «No, perché erano almeno due anni che andava avanti la trattativa, tra lettere e incontri. Da tempo chiedevamo di spostare il bassorilievo da piazza Tribunale, una richiesta che risale addirittura ai tempi di Magnago». Non vorrà però negare che poco prima del voto di fiducia su Bondi c'è stata un'accelerata sull'argomento. «Proprio lunedì mattina si è mosso qualche ministro». Chi? Frattini? «Non dico il nome»

Come è andata la trattativa sulla tratta Bolzano-Roma ad inizio settimana?
«Dopo le promesse verbali ho voluto un testo scritto, anche per darlo ai parlamentari del mio partito che dovevano poi votare sulla fiducia a Bondi ed all'Obmann Theiner».
La lettera arrivata da Roma cosa contiene?
«Il via libera del governo sui 4 punti: monumento alla Vittoria con lo stop ai lavori e l'utilizzo della cripta a fini museali, lo spostamento del monumento all'Alpino di Brunico, una diversa collocazione per il bassorilievo in piazza Tribunale e le targhe esplicative negli ossari».
A questo punto come intende procedere per il trasloco dell'opera di Piffrader dal palazzo degli uffici finanziari?
«Ho la sensibilità politica per rispettare e ascoltare il punto di vista del gruppo italiano e del Comune. Solo se mancasse la collaborazione, allora procederemmo da soli. Comunque il trasferimento non sarà immediato, perché prima vogliamo essere sicuri al 100 per cento sul piano giuridico».
Che significa?
«Prima di pensare a dove traslocare il bassorilievo, è necessario essere sicuri di poterlo fare. Non dovrebbero esserci problemi, perché abbiamo già l'assenso del ministro Bondi, vedi Sovrintendenza, e del ministro Tremonti proprietario dell'edificio».
Ha già un'idea di dove potrebbe finire il bassorilievo?
"Ne parleremo col Comune e con tutti quelli che si interessano all'operazione. Possiamo vedere se in Trentino, dove esiste il Museo della guerra, lo vogliono, oppure il Museo civico di Bolzano. Siamo agli inizi, un luogo lo troveremo di comune accordo».
L'intesa con il ministro Bondi prende in considerazione anche il monumento alla Vittoria. Cosa ne vuole fare?
«Certo il monumento alla Vittoria resta dov'è. Non potendo eliminarlo, si deve storicizzarlo. Si tratta di togliere la cancellata, di realizzare un museo o una mostra permanente nella cripta e di metterci dei nuovi cartelli esplicativi».
C'è chi però manifesta sorpresa, se non disappunto, per lo spostamento del bassorilievo da piazza Tribunale.
«Non capisco perché essere sorpresi, se è da 50 anni che il mio partito ne chiede il trasloco dalla piazza».
Molti esponenti politici e cittadini del gruppo italiano si sentono però colpiti da quella che è definita una svendita da parte del governo.
«Nessuno mi dica che togliere il duce a cavallo sia come eliminare parte dell'identità del gruppo italiano, perché non credo che molti si riconoscano in Mussolini. Il gruppo italiano ha altri migliori maestri nel campo della storia, della cultura ed economia. Senza dimenticare il ruolo della comunità italiana nell'autonomia diventata prospera e sempre più completa. Il bassorilievo verrà solo spostato, riconoscendone il valore artistico e storico».
Nell'intesa è previsto anche lo spostamento del monumento all'Alpino di Brunico. Non le piacciono le Penne nere?
«Innanzitutto ricordo di essere stato favorevole all'adunata nazionale degli alpini che si terrà a Bolzano nel 2012. A Brunico si tratta di spostare il monumento realizzato a ricordo della guerra in Abissinia, in un altro luogo in accordo con la popolazione. Si potrebbe pensare ad un nuovo monumento da collocare in qualche caserma, un modo per dire grazie agli Alpini».
C'è chi sostiene come l'accordo sui monumenti sia da vedere come una nuova puntata del dialogo tra Svp e Pdl. Ci si avvicina sempre di più?
«Quale Pdl? A Bolzano da tre consiglieri provinciali sono nati altrettanti gruppi. L'accordo è stato col governo. Restiamo "blockfrei" e collaboriamo a livello locale con coloro che difendono l'autonomia, non siamo sposati né con la destra, né con la sinistra».

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