Durnwalder: «Mi aspettavo l’inchiesta della Procura»

Il governatore: «Io indagato? Inevitabile dopo l’indagine della Corte dei conti. Dispiace venirlo a sapere dai giornalisti»



«Non mi sorprende che la procura si sia attivata a seguito all’inchiesta dalla Corte dei conti. Anzi, lo deve fare». Così Durnwalder commenta la sua iscrizione nel registro degli indagati per peculato.

«Spero - ha aggiunto - che l’inchiesta faccia chiarezza su una domanda di fondo: posso usare il fondo riservato per fare una offerta a una banda musicale oppure a una compagnia degli Schützen? Se no, è chiaro che l’ipotesi è di peculato .Ogni assessore e ogni sindaco si comporta nello stesso modo. Il fondo riservato esiste da 40 anni, dai tempi di Magnago, e nessuno ha mai avuto qualcosa da ridire», ha aggiunto Durnwalder.

Il governatore ha detto di aver appreso dai giornalisti della sua iscrizione nel registro degli indagati. «In Alto Adige - ha commentato - evidentemente è normale essere informato di queste cose dalla stampa».

La procura del tribunale di Bolzano ha formalmente indagato il governatore altoatesino Luis Durnwalder per peculato in riferimento all’utilizzo del suo fondo spese riservato. La scorsa settimana la Corte dei conti aveva acquisito alla Provincia autonoma documentazione sul fondo spese di Durnwalder.

L’iscrizione sul registro degli indagati, come è stato precisato dalla procura, è un atto dovuto in seguito alla segnalazione fatta dal procuratore della Corte dei Conti, Robert Schülmers .













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