BOLZANO

Durnwalder si confessa: «Il potere ha un prezzo»

L’ex governatore a ruota libera: mia moglie mi ha lasciato perché non c’ero mai «La pensione da 5.600 euro me la merito. Ma oggi chi fa politica prende troppo»


di Paolo Campostrini


BOLZANO. Scende a Bolzano tre volte la settimana con una Mercedes del '97, Durnwalder. Senza più un ufficio che lo aspetti. Riceve al Città, o al Walther's o al Laurin. Un caffè e un consiglio. E così vede il mondo da un'altra prospettiva: «Una volta ero sposato con la politica. Quando è nato il mio primo figlio ero a Istanbul. Mia moglie mi ha lasciato perchè non ero mai a casa. Adesso? L'ora più bella è quando vedo la mia piccolina rientrare a mezzogiorno dall'asilo nel bosco sporca come un muratore...».

Ecco il leone di Falzes a 73 anni. Ha il cuore tenero e la testa che corre. Arriva al Circolo Cittadino col ritardo proprio di chi ha l'istinto del teatro. E sempre, in qualunque casa arrivi, è come se fosse entrato a casa sua. Durni in pensione. Non ci si abitua. Anche perchè il Kaiser, pur senza più impero, è sempre lui: «Kompatscher? Bravo, preparato. Certo che se avesse fatto un'esperienza in Provincia prima, magari un piccolo passaggio da assessore... Ora deciderebbe più in fretta: questo sì, questo no. E lo farebbe senza troppo discutere da un tavolo a una commissione, da una assemblea a un convegno . Sì o no. E domani è un altro giorno».

Visto coi suoi occhi, Arno ci pensa troppo alle cose. Anche lui lo faceva (ma molto meno), fin dai tempi del Bauernbund. Poi alzava il telefono e chiedeva le strade per arrivare ai masi. E le strade arrivavano. «Anche quella per casa mia. Ma ho dovuto attendere di diventare assessore». Se lo lasci parlare, è così, un fiume che non si ferma. Il direttore dell’Alto Adige, Alberto Faustini, che lo ha intervistato, mette gli argini: scusi ma le finanze, quelle sue e quelle della Provincia? «L'autonomia senza risorse non esiste - risponde -. E non è che si poteva prevedere quanto ricevere già nel testo del Pacchetto, una volta per tutte. Occorre trattare. E trattare ancora». E le sue personali, di finanze? Che abbia guadagnato più di Obama non è una battuta... Qui escono gli artigli: «Io ho guadagnato quanto un consigliere regionale della Lombardia. Altrochè Obama o la Merkel - sbotta -. E se avessi tutti i sarti, gli autisti, gli aerei e i segretari di Obama allora sì, che mi si diminuisca pure lo stipendio». Detto dei sarti, resta comunque una bella pensione, lo incalza Faustini. «Quella è arrivata dopo 42 anni di contributi. 5.600 euro al mese. Magnago ne prendeva più di settemila. Ma tutti a darmi addosso per una integrazione. Certo che erano altri tempi, i miei. Ora sono convinto che chi fa politica guadagna troppo ed è giusto che chi la fa si diminuisca l'assegno». E' una questione di decente rapporto con l'elettorato. «Ma - perchè con Durnwalder c'è sempre un ma... - bisognerebbe che si contestassero le leggi che assegnano i vitalizi e gli stipendi prima, quando si discute e non dopo quando si è discusso, approvato e controfirmato». E che Svp, Pd e gli altri intendano. Un' altra novità emersa, è che la mattina ha un altro tipo di oro in bocca. E che la sua non inizia più alle 4.45 ma verse le sette. Come molti altri cristiani su questa terra. Posta, computer, giornali. E poi colazione con la sua piccola e la sua signora. A proposito, il matrimonio? Presidente, l'aveva promesso... «E mantengo la promessa. Che è questa: quando mia figlia andrà a scuola lo farà con un papà e una mamma sposati». E dunque forse tra tre mesi. No, magari in primavera. Sicuramente prima dell'estate. Ma una certezza c'è: «Basta avventure. Ora non ho più intenzione di cambiare». Come non cambierebbe il giudizio sulla sua reggenza. Che ha portato l'Alto Adige dalle soglie della povertà alla ricchezza. E anche alla convivenza "dovuta al lavoro di tutti, italiani e tedeschi". E poi le cose di cui non si pentirà mai. L'aeroporto, ad esempio. «Perchè se spendiamo 16 milioni per i treni, è giusto garantire collegamenti veloci almeno con Roma. Che si fa, stiamo isolati?». E poi le contestate Terme di Merano, e l'università e le infrastrutture. «Immaginate se non ci fossero», chiosa. In effetti, oggi ce le possiamo solo sognare. L'età dell'oro è finita, il Kaiser tiene famiglia adesso.













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